Voleva sconfiggere la malattia del secolo, così fu chiamata l’Aids, e si era battuto da uomo e scienziato contro il pregiudizio che mortificava sieropositivi e malati. Fernando Aiuti, 83 anni, professore e fondatore dell’Anlaids, l’associazione Nazionale per la lotta contro l’Aids, è morto questa mattina al policlinico Gemelli. Sul caso indaga la procura di Roma: la pm Laura Condemi è sul posto perché l’ipotesi è che il ricercatore si sia tolto la vita. Il medico era ricoverato al Gemelli, Aiuti venne eletto nel 2008 come capolista del Pdl in Campidoglio.
Ipotesi suicidio, pm dispone l’autopsia
Il Policlinico ha diffuso una nota in cui si specifica che la morte “è sopravvenuta per le complicanze immediate di un trauma da caduta dalla rampa delle scale adiacente il reparto di degenza”. Aiuti era in ospedale per “il trattamento di una grave cardiopatia ischemica da cui era da tempo affetto e che lo aveva già costretto ad altri ricoveri ed a trattamenti anche invasivi”. Più recentemente, “il quadro cardiologico si era aggravato evolvendo verso un franco scompenso cardiaco, in trattamento polifarmacologico”. Il corpo del professore è stato trovato intorno alle 11 riverso sul pavimento dopo una caduta dal quarto piano del reparto dove si trovava ricoverato. Una caduta di oltre dieci metri nella tromba delle scale adiacenti al reparto di Medicina generale del policlinico Gemelli. Non sono state individuate tracce di sangue né sulla balaustra né sulle scale del reparto. Le pantofole di Aiuti erano sul pianerottolo da dove è caduto. La polizia scientifica ha svolto i primi rilievi e invierà una informativa a piazzale Clodio. La Procura affiderà l’incarico all’Istituto di medicina legale della Sapienza per svolgere l’autopsia. Il professor Costantino Ciallella, medico legale che era presente oggi al sopralluogo del magistrato, dovrà verificare se Aiuti abbia assunto farmaci particolari o se sia stato colpito da infarto. Al momento nel fascicolo non è stato ipotizzato il reato ma nelle prossime ore il pm potrebbe procedere per omicidio colposo o istigazione al suicidio. Nel corso dell’atto istruttorio svolto al Gemelli, il pm ha anche ascoltato i responsabili del reparto dove Aiuti era ricoverato per una grave cardiopatia.
L’impegno nella ricerca e il bacio a sieropositiva
Il suo impegno nella ricerca divenne un manifesto vivente quando nel 1991, durante un congresso, baciò sulla bocca una donna sieropositiva per dimostrare che il virus non poteva essere trasmesso attraverso via orale. Quell’immagine così potente, in un momento i malati venivano ghettizzati, fece il giro del mondo e contribuì a informare molto più di tante campagne. È morto Fernando Aiuti, il mio uomo del bacio, grande immunologo e uomo, con lui ho litigato tantissime volte… Ricordando l’uomo e il professore non posso fare altro che dire grazie per il suo enorme contributo alla lotta contro l’Aids” scrive su Twitter Rosaria Iardino, presidente della Fondazione The Bridge e fondatrice di Nps Italia Onlus.
Nel 2010 Aiuti era stato nominato dal ministro dell’Istruzione professore emerrito dell’Università “Sapienza” di Roma dove dal 1980 al 2007 ha occupato la cattedra di Medicina Interna. Lo scienziato era stato direttore e docente della Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica, coordinatore del Dottorato di Ricerche in Scienze delle Terapie Immunologiche. La carriera assistenziale si è svolta nel Policlinico Umberto I di Roma sin dal 1966 come assistente, poi come aiuto e dal 1985 come Primario di Immunologia e Allergologia Clinica.
Come si legge sul sito ufficiale “la carriera scientifica di Aiuti è documentata da oltre 600 pubblicazioni delle quali ben 380 sono state effettuate in riviste internazionali recensite dalla Pub Med (National Library of Medicine). Inoltre, ha portato contributi originali alla diagnosi e terapie di malattie da immunodeficienza primitiva, di malattie infettive, autoimmuni, reumatiche, allergiche, linfoproliferative, oftalmiche, neurologiche, dell’apparato gastroenterico ed epatiche e da varie malattie rare. La sue ricerche sono state anche dirette all’individuazione di metodiche immunologiche atte a valutare il sistema immunitario in condizioni normali e patologiche. Altre ricerche significative sono state: vaccinazione contro il virus HIV-1, patogenesi e terapia dell’allergia alimentare, descrizione e terapia di nuove forme di Immunodeficienza Primitiva, terapia della infezione da virus della epatite B e C, diagnosi e terapia della infezione da HIV-AIDS ed alcuni tumori correlati alle immunodeficienze. Ha anche svolto ricerche su farmaci immunomodulanti e vaccini.
Cronaca
Fernando Aiuti, morto l’immunologo che si batteva per sconfiggere l’Aids e i pregiudizi
Sul caso indaga la procura di Roma: la pm Laura Condemi è sul posto perché l'ipotesi è che il ricercatore si sia tolto la vita. Ma il Policlinico ha diffuso una nota in cui si specifica che la morte "è sopravvenuta per le complicanze immediate di un trauma da caduta dalla rampa delle scale adiacente il reparto di degenza"
Voleva sconfiggere la malattia del secolo, così fu chiamata l’Aids, e si era battuto da uomo e scienziato contro il pregiudizio che mortificava sieropositivi e malati. Fernando Aiuti, 83 anni, professore e fondatore dell’Anlaids, l’associazione Nazionale per la lotta contro l’Aids, è morto questa mattina al policlinico Gemelli. Sul caso indaga la procura di Roma: la pm Laura Condemi è sul posto perché l’ipotesi è che il ricercatore si sia tolto la vita. Il medico era ricoverato al Gemelli, Aiuti venne eletto nel 2008 come capolista del Pdl in Campidoglio.
Ipotesi suicidio, pm dispone l’autopsia
Il Policlinico ha diffuso una nota in cui si specifica che la morte “è sopravvenuta per le complicanze immediate di un trauma da caduta dalla rampa delle scale adiacente il reparto di degenza”. Aiuti era in ospedale per “il trattamento di una grave cardiopatia ischemica da cui era da tempo affetto e che lo aveva già costretto ad altri ricoveri ed a trattamenti anche invasivi”. Più recentemente, “il quadro cardiologico si era aggravato evolvendo verso un franco scompenso cardiaco, in trattamento polifarmacologico”. Il corpo del professore è stato trovato intorno alle 11 riverso sul pavimento dopo una caduta dal quarto piano del reparto dove si trovava ricoverato. Una caduta di oltre dieci metri nella tromba delle scale adiacenti al reparto di Medicina generale del policlinico Gemelli. Non sono state individuate tracce di sangue né sulla balaustra né sulle scale del reparto. Le pantofole di Aiuti erano sul pianerottolo da dove è caduto. La polizia scientifica ha svolto i primi rilievi e invierà una informativa a piazzale Clodio. La Procura affiderà l’incarico all’Istituto di medicina legale della Sapienza per svolgere l’autopsia. Il professor Costantino Ciallella, medico legale che era presente oggi al sopralluogo del magistrato, dovrà verificare se Aiuti abbia assunto farmaci particolari o se sia stato colpito da infarto. Al momento nel fascicolo non è stato ipotizzato il reato ma nelle prossime ore il pm potrebbe procedere per omicidio colposo o istigazione al suicidio. Nel corso dell’atto istruttorio svolto al Gemelli, il pm ha anche ascoltato i responsabili del reparto dove Aiuti era ricoverato per una grave cardiopatia.
L’impegno nella ricerca e il bacio a sieropositiva
Il suo impegno nella ricerca divenne un manifesto vivente quando nel 1991, durante un congresso, baciò sulla bocca una donna sieropositiva per dimostrare che il virus non poteva essere trasmesso attraverso via orale. Quell’immagine così potente, in un momento i malati venivano ghettizzati, fece il giro del mondo e contribuì a informare molto più di tante campagne. È morto Fernando Aiuti, il mio uomo del bacio, grande immunologo e uomo, con lui ho litigato tantissime volte… Ricordando l’uomo e il professore non posso fare altro che dire grazie per il suo enorme contributo alla lotta contro l’Aids” scrive su Twitter Rosaria Iardino, presidente della Fondazione The Bridge e fondatrice di Nps Italia Onlus.
Nel 2010 Aiuti era stato nominato dal ministro dell’Istruzione professore emerrito dell’Università “Sapienza” di Roma dove dal 1980 al 2007 ha occupato la cattedra di Medicina Interna. Lo scienziato era stato direttore e docente della Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica, coordinatore del Dottorato di Ricerche in Scienze delle Terapie Immunologiche. La carriera assistenziale si è svolta nel Policlinico Umberto I di Roma sin dal 1966 come assistente, poi come aiuto e dal 1985 come Primario di Immunologia e Allergologia Clinica.
Come si legge sul sito ufficiale “la carriera scientifica di Aiuti è documentata da oltre 600 pubblicazioni delle quali ben 380 sono state effettuate in riviste internazionali recensite dalla Pub Med (National Library of Medicine). Inoltre, ha portato contributi originali alla diagnosi e terapie di malattie da immunodeficienza primitiva, di malattie infettive, autoimmuni, reumatiche, allergiche, linfoproliferative, oftalmiche, neurologiche, dell’apparato gastroenterico ed epatiche e da varie malattie rare. La sue ricerche sono state anche dirette all’individuazione di metodiche immunologiche atte a valutare il sistema immunitario in condizioni normali e patologiche. Altre ricerche significative sono state: vaccinazione contro il virus HIV-1, patogenesi e terapia dell’allergia alimentare, descrizione e terapia di nuove forme di Immunodeficienza Primitiva, terapia della infezione da virus della epatite B e C, diagnosi e terapia della infezione da HIV-AIDS ed alcuni tumori correlati alle immunodeficienze. Ha anche svolto ricerche su farmaci immunomodulanti e vaccini.
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Roma, 14 mar. (Labitalia) - "Questo appuntamento, unico nel suo genere, rappresenta un fondamentale momento di approfondimento per i settori della logistica e del trasporto, offrendo un'opportunità unica di incontro, aggiornamento e confronto sulle sfide e le opportunità che caratterizzano un comparto strategico per i cittadini, per le famiglie e le imprese, con un approccio fortemente connesso alla sostenibilità ambientale". Lo scrive il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel messaggio inviato all'evento di chiusura della quarta edizione di "Let Expo", organizzato da Alis a Verona.
"Se i numeri registrati lo scorso anno rappresentano la migliore e più efficace sintesi della rilevanza del vostro operato - penso ai 400 espositori e alle oltre 100mila presenze complessive -, sono certo che i tanti appuntamenti che caratterizzano il programma di quest'anno, con incontri strategici, conferenze di settore, seminari interattivi, workshop pratici e dimostrazioni innovative, sapranno rappresentare un ulteriore momento di crescita e di affermazione", prosegue La Russa, che conclude: "Nel ribadire il mio plauso per il vostro prezioso contributo in un ambito di particolare rilievo per gli interessi nazionali, anche in relazione alle attuali dinamiche geo-politiche globali, l'occasione mi è gradita per inviarvi i miei più cordiali saluti".
Roma, 14 mar. - (Adnkronos) - In occasione di Didacta 2025 a Firenze, l'evento di riferimento per la formazione e l'innovazione nel settore scolastico, Acer ha ribadito il proprio impegno nel supportare l'evoluzione della didattica attraverso soluzioni tecnologiche all'avanguardia. La partecipazione dell'azienda alla fiera ha offerto l'opportunità di presentare le ultime novità in termini di prodotti e servizi, con un focus particolare su prestazioni, sicurezza, intelligenza artificiale e design.
"La presenza di Acer a Didacta sottolinea l'importanza del settore education, un ambito in cui siamo orgogliosamente leader di mercato," ha dichiarato Angelo D'Ambrosio, General Manager di Acer South Europe. "Didacta rappresenta un'occasione fondamentale per incontrare docenti, studenti e rivenditori specializzati nel mondo scolastico. In questa sede, presenteremo le nostre più recenti innovazioni di prodotto, caratterizzate da prestazioni elevate, sicurezza, funzionalità di IA e design robusto. Queste caratteristiche sono indispensabili per una didattica innovativa ed efficace."
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - È già un caso che un condannato, sia pur in primo grado, occupi un ruolo di sottosegretario alla Giustizia, ma ora le parole di Delmastro pongono un problema serio al Governo e al Paese intero. Dall’interno viene criticata una delle pessime riforme portate avanti con protervia dalla maggioranza. Come fa a restare al suo posto? Cosa dice la premier Meloni? Le parole di Delmastro sono gravi anche perché ci fanno conoscere le vere intenzioni del Governo, quelle che andiamo denunciando da mesi: assoggettare il potere giudiziario al controllo dell’Esecutivo. E questo è inaccettabile. Dopo la smentita che non smentisce, la registrazione dell’intervista, Meloni deve pretendere che Delmastro lasci l’incarico". Lo afferma Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 9, avrà luogo alla Camera l'informativa urgente del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sui recenti eventi sismici che hanno colpito l'area dei Campi Flegrei e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.
Milano, 14 mar. (Adnkronos) - Il Dna di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, indagato per l'omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco, va confrontato con il Dna trovato "sotto le unghie della vittima e con le ulteriori tracce di natura biologica rinvenute sulla scena del crimine". E' quanto ha disposto, con un provvedimento del 6 marzo scorso, la giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli che ha autorizzato il prelievo coattivo della traccia biologica dell'indagato effettuato ieri.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Domani, alle ore 11:30, a Roma, nell’Europa Experience-David Sassoli (piazza Venezia, 6), si svolgerà l’incontro con i promotori dell’appello (che ha superato le 5mila adesioni) “Per un’Europa libera e forte”, lanciato dalla vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno. L’appello, si legge nel testo, “nasce dall’urgenza invariata che il Manifesto di Ventotene tracciò durante il secondo conflitto mondiale, per un’Europa federale e per un nuovo europeismo in difesa delle democrazie liberali e delle libertà dei popoli”.
Previsti, tra gli altri, gli interventi di Carlo Calenda, segretario di Azione; Riccardo Magi, segretario di Più Europa; Benedetto Della Vedova, deputato di Più Europa; Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia viva; Christian Rocca, direttore de 'Linkiesta'; Nathalie Tocci e Nona Mikhelidze, dell’Istituto affari internazionali; Piero Fassino, deputato Pd; Alessandro Sterpa, professore dell’Università degli Studi della Tuscia; Sofia Ventura, professoressa dell’Università di Bologna; Vittorio Emanuele Parsi, professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Angelo Chiorazzo, vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata; Stefano Ceccanti, professore dell'Università 'La Sapienza' di Roma; Giorgio Gori, eurodeputato Pd; Roberto Castaldi, politologo; Guy Verhofstadt, già Primo ministro del Belgio.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Nei Porti di Roma e del Lazio, il 2024 mette in luce un mercato delle crociere “fiorente”: sono 3.459.238 i crocieristi transitati nel corso dell’anno a Civitavecchia, in aumento del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2023; cifra che, stando alle previsioni, aumenterà di un ulteriore 2,8% alla fine dell’anno in corso. Lo riferisce l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, evidenziando che il nuovo record assoluto delle crociere traina anche il traffico totale dei passeggeri (crociere e autostrade del mare) che sfonda il muro dei 5 milioni (5.005.142).
Per quanto riguarda il settore delle merci, il network dei Porti di Roma e del Lazio, con un totale complessivo di poco più di 13 milioni di tonnellate di merci movimentate, registra una diminuzione pari al 6,5% (-905.333 tonnellate), legata – spiega l’Autorità – al calo delle merci solide del porto di Civitavecchia (-17,2%), in particolar modo al carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord, ormai prossima alla chiusura in vista del previsto phase out di fine anno e dove, negli ultimi dodici mesi, si sono sbarcate poco più di 100 mila tonnellate.
“Il grosso della perdita di quasi un milione di tonnellate è imputabile, principalmente, alla chiusura della centrale a carbone Enel e a scelte nazionali e di sistema prese negli ultimi 10 anni che vanno ben oltre le nostre competenze e che sono state imposte all’Autorità e che sono, anche, fuori dalla facoltà di ogni singolo operatore di compensare questa perdita”, fa presente infatti il Commissario Straordinario dell’Adsp, Pino Musolino, assicurando che però “il sistema nel complesso comunque tiene, con dati molto significativi e importanti nei porti di Fiumicino e Gaeta soprattutto nelle rinfuse e a Civitavecchia i dati in generale sono positivi e confortanti, tenuto conto delle due importanti crisi che hanno attraversato il Mediterraneo nel 2024, vedendoci allineati alle stime di traffico della stragrande maggioranza dei porti italiani e mediterranei. Restiamo comunque vigili e monitoriamo la questione di Torre Valdaliga Nord – conclude Musolino – che rappresenta una ferita importante e un grande limite alla pianificazione e alla possibilità di fare dei ragionamenti concreti per il prossimo futuro rispetto al nostro sistema portuale”.
Si conferma il trend di crescita dei crocieristi imbarcati e sbarcati nel porto di Roma (+5,7%) che continua a caratterizzarsi sempre più come “home port”. In aumento anche il numero degli accosti delle città galleggianti che, con un totale di 841, crescono di 32 unità (+4%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E si registra un incremento percentuale, rispetto al 2023, delle altre categorie di rinfuse solide nel porto di Civitavecchia: la categoria dei “prodotti metallurgici, minerali di ferro…”, cresce del 54% per un totale di 546.990 tonnellate movimentate (+191.766), mentre è pari al 198,6% l’incremento della categoria “minerali grezzi, cementi e calci” che movimenta 175.991 tonnellate totali (+117.060 rispetto al 2023). In crescita anche le rinfuse liquide (+15,6%; +161.474), per un totale di 1.194.688 tonnellate.
Nella categoria “automezzi”, si segnala la crescita dell’8,3% (+15.390) delle “auto in polizza” per un totale di 200.969 auto movimentate. Segnali positivi dal porto di Fiumicino che registra un costante aumento (+10,6%) del traffico complessivo, costituito essenzialmente dai prodotti raffinati che servono l’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino, che superano i 3,4 milioni di tonnellate totali (3.414.153). Nel porto di Gaeta si evidenzia l'incremento del 17,8% delle merci solide (782.377 tonnellate totali) che bilanciano il calo del 10,8% delle merci liquide e contribuiscono, così, a mantenere sostanzialmente stabile il traffico complessivo del porto gaetano che, in totale, movimenta 1.799.438 tonnellate.