Le strategie e la pianificazione della prossima stagione televisiva inizieranno dopo il Festival di Sanremo ma le manovre di manager, conduttori e società di produzione sono già cominciate
“Vedo una luce in fondo al tunnel, qualcosa succederà a giugno”, Massimo Giletti è intervenuto a Il Rosario della Sera, il programma radiofonico di Fiorello in onda su Radio Deejay. “Se dovessi tornare in Rai a noi farebbe piacere, già vedo il titolo del programma che potresti condurre: Che Arena che fa“, ha scherzato lo showman siciliano centrando però il punto. Il caso Giletti è tornato al centro della scena, voci di un ritorno a Viale Mazzini erano circolate già lo scorso giugno, un passaggio reso impossibile dalla presenza al vertice del “nemico” Mario Orfeo. L’operazione “vendetta”, come la chiama qualcuno, sarebbe ora favorita dal cambiamento dirigenziale e politico. “Tornare per fare la stessa cosa non avrebbe senso”, avrebbe confidato ai suoi il giornalista che per difendere L’Arena aveva rifiutato prime serate di intrattenimento.
La domenica pomeriggio ha iniziato a rifiatare grazie a Mara Venier, dopo l’edizione flop di Domenica In delle sorelle Parodi, e Giletti punterebbe proprio alla fascia serale, quello occupata da Fabio Fazio. Urbano Cairo sarebbe pronto ad offerte importanti, dal punto di vista economico e contrattuale, per trattenere Giletti a La7: con Non è l’Arena la domenica sera della settima rete è passata dal 2 al 7% di share. Il giornalista torinese sarebbe però deciso a lasciare, per ricucire uno strappo doloroso con quella che considera casa sua. Il futuro di Che tempo che fa sembra invece segnato, anche se bisognerà controllare contratti e clausole per capire se sarà possibile una cancellazione o uno spostamento su Rai3.
Il talk domenicale è da mesi al centro delle polemiche, più politiche che televisive, ha un costo settimanale di 450 mila euro e una media che si aggira tra il 15-16% di share. Ascolti non flop ma nemmeno entusiasmanti, difficile anche che un professionista come Fazio possa accettare “l’umiliazione” di una retrocessione sulla terza rete, più probabile che a quel punto possa vagliare l’addio da Viale Mazzini. L’operazione Giletti sarebbe ben vista dall’ad Salini ma anche dalla nuova direttrice di Rai1 Teresa De Santis, la dirigente cercherà i suoi colpi mediatici per evitare di farsi travolgere dal Carlo Freccero Show.
Il clima tra Rai1 e Rai2, nonostante le smentite di rito, è particolarmente teso. Si teme una controprogrammazione e soprattutto un danno pubblicitario. Nei prossimi giorni la De Santis si occuperà della questione vicedirettori e capostruttura, con la rimozione quasi certa di Ludovico Di Meo dalla fascia mattutina. Le strategie e la pianificazione della prossima stagione televisiva inizieranno dopo il Festival di Sanremo ma le manovre di manager, conduttori e società di produzione sono già cominciate.
Sul tavolo è presente il “caso Elisa Isoardi”, la conduttrice dopo il flop di ascolti de La Prova del Cuoco sognerebbe addirittura una promozione a La Vita in Diretta, ipotesi accennata già da Dagospia nelle scorse settimane e destinata a far discutere. Il contenitore pomeridiano è in crisi di ascolti, quella in onda è l’edizione meno vista nella sua storia, e quasi quotidianamente pareggia con Geo in onda su Rai3. La Isoardi prenderebbe il posto di Francesca Fialdini, in forse la presenza di Tiberio Timperi, il conduttore dopo anni di purgatorio professionale non si è mostrato all’altezza nel momento più alto della sua carriera.
L’eventuale promozione dell’ex (?) compagna del vicepremier Salvini finirebbe al centro delle discussione, non solo televisiva, ma a Viale Mazzini l’ipotesi è più concreta di quanto si possa immaginare. Negli ultimi giorni dell’anno si era pensato di promuovere al pomeriggio Casimiro Lieto, autore della conduttrice in corsa anche per la direzione di Rai1 nei mesi scorsi, per preparare l’arrivo della Isoardi nella prossima stagione. Trasferimento che ha poi subito uno stop ma solo momentaneo.