Un dolore che non passerà mai, quello dei genitori che hanno perso un figlio durante l’ormai famigerata serata al Lanterna Azzurra di Corinaldo. E una mamma ha deciso di farsi sentire scrivendo un post sulla pagina del gruppo Facebook “Giustizia per le vittime del Lanterna Azzurra”. Donatella Magagnini era la madre di Daniele Poggetti, morto a 16 anni in quella sera disperata, insieme a un’altra mamma di 39 anni e ad altri quattro ragazzi di circa la sua età.
La mamma si rivolge al trapper Sfera Ebbasta e gli dice di “evitare di postare foto da idiota con il tuo ‘pacco’ (con un riferimento a una instagram story postata dal rapper durante le feste, ndr)… Ricordati che il regalo più grande te lo sei fatto portandoti sulla tua coscienza sei morti“. “Premetto che la mia considerazione per Sfera è meno di zero – ha scritto Donatella – ma comincia a farmi inc…are. Si è fatto vivo solo dopo molti giorni dalla tragedia, per salvarsi la faccia si è tatuato le stelline e mi ha fatto arrivare una sua lettera privata dove diceva che lui era molto provato e pronto a mettersi a disposizione per qualsiasi cosa. Dopo poco ha pubblicato la stessa lettera sui social naturalmente ricordando le date dei concerti così come se niente fosse accaduto. Ecco caro Sfera colgo l’occasione per risponderti sui social, è più cool. Se davvero eri così addolorato e colpito dell’accaduto, io al tuo posto, se è vero che stavi arrivando alla Lanterna, sarei venuto a verificare sul posto a vedere che era successo. A te non riesco nemmeno a considerarti, ma ce l’ho a morte con i tuoi collaboratori, i tuoi manager, la tua casa discografica… Penso che sia il loro lavoro preoccuparsi di organizzare al meglio i tuoi concerti o djset… Verificare i locali dove devi cantare. Eh sì, perché la tua fama è mondiale e non puoi cantare in ex magazzini. Ciao Gionata, in bocca al lupo per la tua carriera da grande artista”. Si attende che la Procura di Ancona ascolti Sfera Ebbasta nell’ambito dell’inchiesta per la tragedia della discoteca, che vede nove persone indagate, più un minorenne.