Ha avuto esito positivo l’intervento al cervello di Francesco Chiofalo, ex concorrente di Temptation Island. L’operazione sarebbe andata bene e alle 18 di ieri “Lenticchio”, com’è soprannominato, ha ripreso conoscenza dopo essere stato trasportato in terapia intensiva per la fase post operatoria: “E’ stato operato dal dottor Alberto Delitala, che è il nostro responsabile della neurochirurgia. Come da prassi la prognosi non sarà sciolta prima di 24 ore”, ha spiegato a Fanpage l’ufficio stampa del reparto di neurochirurgia del San Camillo di Roma.
Ad attendere l’esito in clinica era presenti la madre di Francesco, la fidanzata, alcuni amici e fan. Proprio la famiglia ha aggiornato i follower con alcune storie, il giorno prima dell’intervento Chiofalo non aveva nascosto la paura: “Non ho mai avuto così tanta paura in vita mia, spero che questa non sia l’ultima volta che vedrete il mio faccione nelle storie di Instagram e spero magari di guardare questo video un domani e riderci sopra, come un vecchio ricordo. Non voglio fare il patetico o scenate del genere, voglio semplicemente dirvi che vi ringrazio per l’affetto che mi avete dato per me è stato importantissimo.”
Il ragazzo è stato operato per un meningioma, una forma tumorale benigna, che rappresenta il 30% dei tumori cerebrali. Si sviluppano dalla dura madre, la membrana più esterna delle tre che avvolgono l’encefalo e il midollo spinale. Intanto Selvaggia Roma, con cui Chiofalo aveva partecipato al reality, replica sui social a chi l’ha accusata di non aver speso parole di incoraggiamento verso l’ex compagno.
Su Instagram ha scritto un lungo commento poi rimosso: “Ho avuto morti in famiglia a causa di un tumore maligno. Come ti permetti di venire da me e augurarmi la morte? Non parlo per una persona che non fa altro che giocare su una questione del genere. Un angioma benigno non è morte. E la cosa più schifosa è avere fatto storie e avere giocato sul fatto che poteva marciare su questo caso. Non avendo rispetto per le persone morte e che hanno un tumore e non sanno davvero se vivranno oppure no. Conosciamo bene il soggetto in famiglia. E sapevamo molte cose su questo caso”.