Il premier Conte ha incontrato i rappresentanti del mondo non profit. La portavoce: "Impegno al ripristino dell'agevolazione con effetto retroattivo". La maggioranza ha depositato una proposta di modifica dopo che nei giorni scorsi le opposizioni avevano presentato una proposta di legge ad hoc
Sono state trovate le coperture per evitare il raddoppio dell’Ires dal 12 al 24% sulle attività del terzo settore introdotto in manovra. E per concretizzare la retromarcia promessa subito dopo Natale dal premier Giuseppe Conte e dai due vicepremier si interverrà “nel primo decreto utile”. E’ stato il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ad annunciare che le coperture ci sono, lasciando palazzo Chigi dopo l’incontro col presidente del Consiglio dei rappresentanti del Forum del Terzo settore e delle associazioni del mondo non profit. Poco dopo i relatori al dl Semplificazioni hanno fatto sapere che è stato depositato un emendamento della maggioranza sulla questione. L’ufficio di presidenza ha però deciso di rinviare i lavori sul provvedimento a martedì prossimo 15 gennaio, il giorno in cui il testo sarebbe dovuto arrivare già in Aula.
Claudia Fiaschi, portavoce nazionale del Forum terzo settore, si è detta soddisfatta perché “il premier ha riconfermato il ruolo del Terzo settore nel nostro Paese” e “c’è stata un’ampia condivisione sul tema della nostra agenda sociale”. Quanto all’Ires, “c’è un impegno del governo a trovare nei prossimi giorni una soluzione che soddisfi tutte le questioni che noi abbiamo sottolineato, quindi il ripristino e la retroattività della misura. Ora attendiamo che nei prossimi giorni ci siano le soluzioni concrete alle questioni che abbiamo discusso”.
Nei giorni scorsi le opposizioni hanno presentato una proposta di legge ad hoc che prevede di riportare l’Ires al 12%.