La sede di piazza Sant'Agostino, considerata la "Botteghe oscure" della città, ha accumulato cartelle negli anni. A chiedere lo sfratto la coop Unione case del popolo, proprietaria dello stabile
Non riusciva più a pagare l’Imu: la sede storica del Pd di Arezzo è sotto sfratto. Come riporta La Nazione, la sede di piazza Sant’Agostino ha accumulato un debito di 38mila euro. Nessuna conferma o smentita dai dirigenti locali del partito. Lo sfratto, secondo la Nazione, arriva dalla cooperativa Unione delle Case del Popolo, guidata dall’ex tesoriere dei Ds ed ex sindaco di Pieve Santo Stefano Lamberto Palazzeschi. La sede di piazza Sant’Agostino, che fin dalla fine degli anni ’40 ha ospitato il Pci, passando poi per le evoluzioni in Pds e Ds, fino ai dem di oggi, è considerata la “Botteghe oscure di Arezzo”.
L’accordo tra il Pd e la coop, proprietaria dello stabile, in vigore da anni, prevede che il canone di affitto per i tre piani di uffici e saloni (compresa una mansarda) corrisponda esattamente con l’Imu dell’immobile. L’Unione Case del Popolo, quindi, concede al Pd di usufruire gratuitamente delle stanze di piazza Sant’Agostino, a patto che le vengano rimborsate completamente le uscite per l’Imu. Ma evidentemente qualcosa è andato storto negli ultimi tempi, dal momento che la questione è arrivata allo scontro.
L’intimazione di sfratto è partita quando il livello del debito ha raggiunto una soglia considerata “pericolosa” dalla coop. Per lunedì è prevista una riunione del partito per fare quadrato e affrontare la questione, nel frattempo la procedura di sfratto è stata congelata.