Inchiesta con 15 indagati. Agli arresti funzionari e imprenditori e in alcuni casi l'addetto all'ufficio tecnico si faceva pagare "in natura" dentro l'ufficio
Soldi e favori sessuali in cambio di atti e permessi edilizi a Castel Volturno, nel Casertano. Agli arresti sono finiti sei tra funzionari e imprenditori, nel blitz compiuto dai carabinieri del Reparto territoriale di Mondragone venerdì mattina. Tra questi, figurano anche il comandante della polizia municipale di Castel Volturno Luigi Cassandra, il capo dell’ufficio tecnico del Comune Carmine Noviello e l’addetto all’ufficio tecnico Antonio Di Bona.
L’ufficio comunale, secondo la procura, veniva usato come alcova per prestazioni sessuali, vere e proprie contropartite per il rilascio di autorizzazioni amministrative e permessi a costruire. Sei le ordinanze emesse dal gip per i reati di concussione e corruzione, tre in carcere e le restanti ai domiciliari. In tutto, sono 15 gli indagati in stato di libertà per i quali non è stata chiesta alcuna misura cautelare.
L’indagine, coordinata dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, guidata da Maria Antonietta Troncone, è partita nel 2016 sulla base di una denuncia presentata da un cittadino che aveva chiesto un’autorizzazione sismica per un complesso residenziale. Per gli inquirenti Noviello e Di Bona avrebbero ottenuto negli anni, in modo sistematico, soldi e favori per rilasciare atti e permessi; i carabinieri hanno intercettato i due in ufficio, scoprendo che in qualche circostanza Di Bona si sarebbe fatto pagare “in natura”, anche in Comune, da persone che chiedevano il suo intervento per vicende edilizie.
Il gip ha disposto inoltre il divieto di dimora in provincia di Caserta per Rosario Trapanese, dirigente dell’Imat (Italian Maritime Academy Technologies), l’accademia di formazione del personale marittimo ritenuta all’avanguardia in Europa. Nel mirino degli inquirenti è finita la costruzione di un simulatore avente la forma di nave da crociera, che avrebbe occupato una volumetria superiore a quella consentita dagli strumenti urbanistici. La Procura ipotizza inoltre che Trapanese – il legale Raffaele Crisileo lo definisce “una vittima” – non avrebbe pagato neanche pagato gli oneri concessori di oltre 150mila euro, dando in cambio a Noviello stufe per l’ufficio comunale, prodotti ittici, ed interessandosi del viaggio di nozze in crociera della figlia di Noviello. Quest’ultimo avrebbe poi ricevuto un pagamento di 30mila euro dal proprietario di un immobile, l’American Palace, una volta degradato ritrovo di pusher e consumatori di droga, che voleva ottenerne l’agibilità.