Il vertice al Mise non ha risolto la crisi dell'azienda produttrice di autobus. "Solo tre mesi di cigs proposti dall'azienda, ne servono 12", per Fiom e Cisl, preoccupati anche per le retribuzioni dei dipendenti. Si discute sull'ingresso come nuovo socio di Invitalia
“Nessun accordo sulla cassa integrazione straordinaria, il lungo confronto al ministero del Lavoro è stato fallimentare“. Sono i sindacati ad annunciare l’ennesima fumata nera sulla vertenza Iia (Industria italiana autobus), delusi dal vertice di giovedì al ministero dello Sviluppo Economico. “La direzione aziendale – si legge nella nota congiunta firmata dal segretario nazionale della Fiom-Cgil Michele De Palma e dal segretario generale della Fiom di Avellino Giuseppe Morsa – ha prospettato per lo stabilimento di Flumeri, in provincia di Avellino, una richiesta di cassa integrazione straordinaria per soli 3 mesi“.
La Fiom, insieme a tutte le organizzazioni sindacali, prosegue la nota, “ha chiesto la proroga per 12 mesi per la riorganizzazione dello stabilimento al fine di realizzare il piano industriale e la rioccupazione di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori”. Sono “ormai 7 anni” che i dipendenti “attendono un piano per la reindustrializzazione e la rioccupazione”, denunciano i sindacati.
Il ministero del Lavoro e dello Sviluppo e economico, al termine dell’incontro, ha preso l’impegno di convocare un nuovo tavolo al più presto. Incontro chiesto a gran voce dagli stessi sindacati, preoccupati anche per le retribuzioni dei lavoratori, sia nello stabilimento ex Irisbus di Flumeri, sia in quello di Bologna. “Abbiamo chiesto la convocazione urgente di un tavolo per la presentazione del piano industriale e per avere chiarimenti sull’assetto societario”, continuano De Palma e Morsa.
L’ipotesi alla quale, secondo quanto comunicato al tavolo, si starebbe lavorando è l’ingresso di Invitalia, la progressiva riduzione delle quote societarie dell’azienda turca Karsan e la permanenza di Leonardo. Un nuovo incontro è sollecitato anche dai segretari nazionali della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano e Nicola Aberta, che auspicano l’ingresso del nuovo socio Invitalia e il rilancio dell’attività produttiva, per consentire il ritorno al lavoro dei 289 dipendenti.
Nel corso dell’incontro di giovedì si è discusso in particolare delle condizioni dello stabilimento di Flumeri. L’azienda ha evidenziato che sono necessari interventi strutturali per mettere in sicurezza lo stabilimento e servono investimenti per l’ammodernamento dell’impiantistica. L’obiettivo produttivo più urgente, per le sigle sindacali, è la realizzazione di 23 autobus per adempiere alla commessa del Comune di Genova. Complessivamente, secondo i calcoli di Iia, sono stati persi 400 autobus, tra Bologna e Flumeri. In attesa di novità, venerdì si svolgerà un’assemblea nello stabilimento irpino.