Giustizia & Impunità

Stalking, la decisione della Cassazione è rigettare il ricorso dell’assessore di Pisa Buscemi

Ci sono news sull’assessore alla cultura pisano, Andrea Buscemi, attore, regista nonché ex direttore del teatro Cascina. La Corte di Cassazione ieri ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dall’assessore contro la sentenza di appello del Tribunale di Firenze che nel maggio del 2017 lo aveva ritenuto colpevole di stalking e lo aveva condannato al risarcimento della sua ex compagna, Patrizia Pagliarone. In sede penale il reato era caduto in prescrizione.

Le attiviste della Casa delle donne di Pisa da mesi ne chiedono le dimissioni e si sono attivate in tutti i modi affinché il sindaco e la giunta di Pisa rimediassero allo sfregio nei confronti di Patrizia Pagliarone e di tutte le donne che subiscono violenza. Carla Pochini, la presidente della Casa delle donne, si è rivolta al sindaco Michele Conti perché prenda finalmente una posizione e rimuova l’assessore: “Il ricorso di Buscemi è respinto e dunque la sentenza del tribunale di Firenze è confermata. Andrea Buscemi è responsabile di gravi atti di stalking e dovrà risarcire la sua ex compagna. Questa è l’unica verità che è emersa anche in Cassazione e il sindaco Michele Conti non può continuare a far finta di nulla. Uno stalker siede nella sua giunta e insieme a migliaia di cittadine e cittadini chiediamo che da quella giunta venga rimosso subito!”.

Teresa Manente, avvocata di Patrizia Pagliarone, ha commentato: “Ieri la Cassazione ha rigettato il ricorso proposto da Andrea Buscemi, assessore alla cultura di Pisa, contro la sentenza di secondo grado che lo dichiarava responsabile del reato di stalking compiuto nei confronti della sua ex compagna a partire dal febbraio 2009 al novembre 2009 e ha rinviato al giudice civile il giudizio riguardo al risarcimento del danno che Buscemi dovrà riconoscere all’ex compagna. Il processo penale si è concluso dopo dieci anni di giudizio, avviato con la querela di Patrizia Pagliaroni nel 2009 per reiterate aggressioni fisiche, minacce, molestie, pedinamenti compiuti da Andrea Buscemi – suo ex compagno – perché non accettava la rottura del rapporto, così come si legge nella sentenza della corte di appello di Firenze, sentenza che Buscemi contrabbanda per assoluzione essendo invece intervenuta la prescrizione. L’eccessiva durata del processo è stata determinata anche dalla strategia dilatoria del Buscemi così come rilevato dal giudice di primo grado. Buscemi durante il processo di primo grado è stato altresì sottoposto ad applicazione di misura cautelare per aver minacciato due testi per indurli a non testimoniare contro di lui. Attualmente pende processo contro Andrea Buscemi per questi reati, la cui udienza è fissata per il 27 febbraio 2019. Oltre che in sede civile per ottenere il risarcimento del danno conseguente ai reati subiti, solleveremo il caso alla corte di Strasburgo per l’eccessiva durata del processo avallata dalle strategie difensive dell’imputato. Aspettiamo la motivazione della sentenza di Cassazione”.

Carla Pochini ha anche denunciato un fatto estremamente grave che riguarda la stampa. La notizia è stata completamente distorta sulle pagine de il Tirreno, che nell’articolo pubblicato stamattina Stalking, la Cassazione accoglie il ricorso da Andrea Buscemi  ha scritto esattamente il contrario di quanto avvenuto in realtà. Le attiviste della Casa delle donne si sono dette “esterrefatte” da quanto ha pubblicato oggi dal Tirreno e hanno chiesto al direttore Luigi Vicinanza di intervenire e rettificare. “È inaccettabile che il Tirreno diffonda e promuova falsità di tale portata pubblicando articoli a tutta pagina che mistificano e addirittura ribaltano la realtà dei fatti”.

La Casa delle donne chiederà anche l’intervento del presidente dell’ordine dei giornalisti della Toscana Carlo Bartoli affinché siano presi provvedimenti contro la fake news. Ora non resta che stare a vedere che cosa faranno il sindaco Michele Conti e la sua giunta. Continueranno a sbeffeggiare le donne vittime di violenza?

@nadiesdaa

Aggiornato il 14 gennaio 2019 alle ore 15.00