Se per il premier Conte non è un problema la partecipazione del Carroccio alla manifestazione di sabato 12 gennaio, per il ministro dei Trasporti non ci sono frizioni con l'alleato di governo sull'alta velocità Torino Lione: " C'è un bel contratto di governo che vincola due forze politiche, anche diverse fra loro. Abbiamo sempre fatto sintesi su qualsiasi cosa". Poi rivendica la sua azione nella gestione dei porti sul fronte dell'immigrazione: "Nel 2018, in soli sette mesi abbiamo raggiunto il -90% di sbarchi in Italia. Se non c'era il sottoscritto la Lega non faceva nulla"
Toninelli parla di tempi e rassicura sulla tenuta dell’accordo con la Lega, Conte assicura trasparenza e dice che la Lega in piazza non è un problema, per la Appendino la protesta del Carroccio fa sorridere. Quando si parla di Tav le posizioni all’interno dell’universo 5 Stelle, specie per quanto riguarda i rapporti con gli alleati di governo, sono differenti. Se i membri dell’esecutivo preferiscono restare istituzionali, diverso il parere del sindaco di Torino, secondo cui è legittimo manifestare la propria opinione in merito all’alta velocità Torino-Lione, ma “certo fa sorridere il fatto che lo faccia un alleato che ha sottoscritto un contratto di governo che dice chiaramente che c’è un accordo su rivedere interamente l’opera”. Il riferimento è alla partecipazione della Lega alla manifestazione sì Tav di domani. “Prima di manifestare per il sì dovrebbe rispettare il contratto e aspettare l’analisi” ha detto il primo cittadino del capoluogo piemontese, secondo cui “si stanno facendo tante dichiarazioni senza avere l’elemento aggiuntivo che sarà l’analisi, sia la parte dell’opera che quella giuridica, poi chi manifesta in piazza lo fa legittimamente”.
Sulla questione è tornato a parlare anche Matteo Salvini. Il segretario federale della Lega, a margine dell’inaugurazione della sede Ugl a Milano, ha spiegato che “nessuno pretende che il progetto non si tocchi, però io voglio un’Italia del sì che vada avanti e non che torni indietro”. Revisione non significa cancellazione? “Esatto” ha risposto il ministro dell’Interno.
Conte e Di Maio: “La Lega va in piazza? Non è un problema” – Chi dimostra assoluta tranquillità è invece il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Non è non problema che scenda in piazza la Lega o il Movimento o i cittadini – ha detto – Noi, per quando riguarda il governo, abbiamo coinvolto direttamente le comunità locali, abbiamo definito un percorso: dateci il tempo di esaminare il rapporto e dopo comunicheremo le decisioni“. Il tutto, ha assicurato il capo del governo, con la massima trasparenza: “Tutto il governo si esprimerà sulla Tav adesso che il lavoro istruttorio è stato completato – ha spiegato Conte – Io confesso di non averlo ancora letto, lo studieremo tutti e definiremo, come abbiamo detto, un percorso di valutazione trasparente comunicato ai cittadini ed espliciteremo la decisione del governo”. Sulla stessa linea il vicepremier Luigi Di Maio: “Non mi stupisce, loro sono sempre stati a favore, ma c’è un contratto di governo”.
Toninelli tra tempi tecnici e rapporti con il Carroccio – L‘analisi costi benefici sulla Tav sarà completa entro fine gennaio. “È arrivata come bozza. La stiamo vagliando”, spiega Danilo Toninelli ad Agorà su Rai3. Ma la grande opera non rischia di spaccare il rapporto fiduciario tra i due alleati di governo, visto che la Lega è favorevole? “Se non ci fosse il contratto di governo le potrei rispondere di sì, ma siccome c’è un bel contratto di governo che vincola due forze politiche, anche diverse fra loro. Abbiamo sempre fatto sintesi su qualsiasi cosa“, risponde il ministro dei Trasporti, che poi rivendica la sua azione nella gestione dei porti sul fronte dell’immigrazione. “Nel 2018, in soli sette mesi del governo del cambiamento abbiamo raggiunto il –90% di sbarchi in Italia. Se non c’era il sottoscritto la Lega non faceva niente. Io e Salvini se non agivamo contemporaneamente. Io sono responsabile della sicurezza delle navi fino all’attracco dell’imbarcazione al porto. Lui è responsabile dopo, dello sbarco per ordine pubblico. Se queste due politiche non si integravano non c’era questo -90%. Cominciamo a dire che è grazie al buon lavoro di due forze politiche coerenti, fatto insieme, che si portano a casa i risultati”, ha rivendicato l’esponente del Movimento 5 stelle.
“Il governo dura 5 anni. Salvini non farà accattonaggio” – Approfittando dell’invito in televisione, Toninelli ha poi difeso Beppe Grillo, che ieri ha firmato a sorpresa il patto a difesa della scienza del virologo Roberto Burioni, sostenitore delle recenti leggi sull’obbligo vaccinale. “Io Beppe lo conosco bene. Non ha mai contestato la scientificità dei vaccini. Grillo ha contestato una certa politica e l’obbligatorietà”. Ovviamente, però, l’argomento principale dell’intervento del ministro è quello legato all‘alta velocità Torino-Lione che rischia di compromettere i rapporti tra M5s e Lega. “Quanto dura il governo? Ovviamente cinque anni”, dice sicuro Toninelli. Eppure alla Lega basterebbero 50 responsabili per governare col centrodestra ed estromettere i 5 stelle. “Io Salvini lo conosco. Dubito che voglia fare come Berlusconi e fare accattonaggio di parlamentari che si fanno comprare con 2 euro. Ma vedete alternative? Per strada vedo solo persone che ci dicono ‘andate avantì, la risposta è: guardate che non litighiamo, sono i giornali che lo dicono”.
“Su Tav stiamo verificando. Analisi completa a gennaio – Sull’analisi costi benefici ricevuta nelle scorse ore, invece, il ministro spiega che si tratta di “una bozza, la stiamo vagliando. Appena avremo terminato, penso fine gennaio, ne discuteremo con la Francia e poi con Bruxelles. La stiamo verificando, come contenuti, è molto complessa”, ha spiegato Toninelli. “Nel contratto di Governo – ha aggiunto – c’è scritto di ridiscutere integralmente l’opera”. Anche per quel che riguarda l’analisi giuridica, ha sottolineato Toninelli, “è quasi completa, tutte e due vanno insieme”. Il coordinatore della commissione sulla Tav, Marco Ponti, in un’intervista al Corriere della Sera sostiene che la decisione spetta alla politica: che ne pensa il ministro? “Assolutamente, solo che prima la prendevano i politici e la calavano sulla testa della gente senza dire il perché. Adesso ti dico che ti costa soldini”, ha risposto Toninelli. Eppure la critica principale rivolta alla commissione è che sia formata solo da tecnici No Tav. “Sono degli ignoranti – la replica del titolare delle Infrastrutture – Sono stanco di essere contestato su delle opinioni, bisogna guardare i numeri”.