Il braccio di ferro continua. I democratici non danno l’ok allo stanziamento di 5,7 miliardi di dollari per la costruzione del muro al confine con il Messico e Donald Trump è pronto a dichiarare “emergenza nazionale” per trovare i fondi. Secondo fonti informate del Washington Post, la Casa Bianca sarebbe intenzionata ad attingere i fondi dalla somma stanziata lo scorso anno (circa 13,9 miliardi), e non ancora spesa, per ricostruire le zone del Texas e di Porto Rico, devastate dagli uragani.
“C’è chi dice che ‘un muro è medievale’. Bene, lo è anche una ruota. Una ruota è più vecchia di un muro. Ma sapete cosa? Una ruota funziona e un muro funziona. Non c’è niente come un muro”, ha detto ieri Trump nel corso di un incontro con alcuni parlamentari e agenti della polizia di frontiera a McAllen, in Texas, come riporta Usa Today.
Il tycoon avrebbe già dato incarico al genio militare di valutare quanto velocemente si possano finalizzare gli appalti per avviare l’effettiva costruzione del muro, entro 45 giorni. La mossa, comunque, è destinata a provocare l’ennesimo scontro con i democratici del Congresso che da sempre si dichiarano contrari alla barriera. Già ieri durante la visita al confine con il Messico il presidente ha dichiarato che bypasserà il Congresso se non otterrà i fondi richiesti.
“Certo possiamo dichiarare l’emergenza nazionale” ha detto, tornando ad affermare di avere piena autorità di farlo, riconoscendo comunque che non sarebbe necessario “se ci fosse del buon senso”. Eppure nel 2018 il flusso di migranti che dal Messico cercano di passare il confine in cerca del ‘sogno americano’ si è drasticamente ridotto, fino ad arrivare ai livelli minimi dal 2008: si passa dal picco di 1,6 milioni del 2000 ai 397 mila dell’ultimo anno.
Intanto a causa dello shutdown, la paralisi amministrativa iniziata il 22 dicembre, il presidente Trump ieri ha cancellato la partecipazione al forum economico mondiale di Davos del 22-25 gennaio, chiedendo scusa agli organizzatori e dando la colpa di questa decisione alla “intransigenza dei democratici”.