“Stiamo assistendo alla negazione di tutto quello che è stato detto per dieci anni dal gruppo dirigente M5s. Stanno dicendo esattamente il contrario di tutto”. Sono le parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo appuntamento televisivo del venerdì, su Lira Tv. Il politico del Pd, che non risparmia neppure Matteo Salvini (“è molto proiettato ai migranti, alle navi, alla Polonia, ai sovranisti, alle palle e alle pippe”), prende spunto dall’adesione di Beppe Grillo al patto pro-vaccini di Roberto Burioni: “Ho il massimo rispetto per i cittadini che hanno votato i 5 Stelle, ma questo rispetto non ci può portare a chiudere il cervello e a non esercitare più la ragione. I 5 Stelle avevano detto: ‘No Tap’. E il gasdotto si fa. Avevano detto: ‘Chiuderemo l’Ilva e faremo un grande parco pubblico verde, con giardini, fiori, camelie. E metteremo 10mila metalmeccanico a coltivare gigli e garofani’. L’acciaieria sta là. E pure coi lavoratori non garantiti, visto che la vertenza è ancora aperta. Hanno detto: ‘No alle trivellazioni’” – continua – “E invece le trivellazioni sono andate avanti. Si sono poi pentiti nelle ultime ore, hanno fatto finta di bloccare, ma non bloccheranno niente perché Di Maio ha deciso di aprire un contenzioso con l’impresa che doveva fare le trivellazioni e che avrà ragione davanti ai tribunali amministrativi. Dunque, un’altra truffa. Hanno detto: ‘No al terzo valico’. E stiamo andando avanti”.
Stoccata sarcastica al ministro delle Infrastrutture: “Dopo 10-15 anni dall’avvio del Tav, il ministro Toninelli, Dio lo abbia in gloria, ha dato vita a una commissione tecnica, fatta da tutte persone contrarie al Tav. Lui è un ministro estremamente sobrio, lineare, oggettivo. Questa commissione ha scritto una relazione per valutare costi e benefici, perché Toninelli è uno preciso. La commissione ha consegnato la relazione, che però non è un atto pubblico. Che hanno scritto? Toninelli ha detto che ci vorrà del tempo per leggerla. Oh Gesù, dobbiamo mandare una insegnante di sostegno a Toninelli per fargli leggere queste 10 pagine maledette”.
E aggiunge: “L’ultima perla l’ha prodotta Beppe Grillo. Ricordate la sua battaglia contro i vaccini? No Vax, No Tap, No Trip, No Pippe. Bene, dopo 10 anni di meditazione ha scoperto che sui vaccini si pronunciano medici e scienziati, non cabarettisti e ciarlatani. I grillini ci mettono 10 anni per capire quello che è acquisito anche per i ragazzi di 10 anni. Meglio tardi che mai. Ma è davvero deprimente che per questioni di semplice buon senso a volte dobbiamo aspettare 10 anni. Questo è un Paese che è stato narcotizzato per dieci anni. Se Dio vuole cominciamo a svegliarci“. E rincara: “Per 10 anni i 5 Stelle hanno inondato l’Italia e il dibattito pubblico di banalità, di falsificazioni, di demagogia, di aggressioni verbali. Per loro tutti gli interlocutori erano delinquenti, corrotti e incapaci. Ho sentito l’ultima dichiarazione del Toninelli, che dice che nel suo ministero non si fanno più opere per gli amici degli amici. Chi diavolo sono questi amici degli amici? Faccia un nome. In realtà, sono stupidaggini”.
De Luca chiosa citando quelli che lui definisce “gli errori drammatici, le decisioni demenziali e le bestialità” dei governi precedenti. E aggiunge, menzionando il caso Carige: “Per anni polemiche violente, offese personali perché si era salvato il Monte dei Paschi. ‘Hanno rubato al Monte dei Paschi’, dicevano. Hanno rubato anche a Genova alla Carige, nel cda c’era Alpa, il titolare dello studio dove lavorava il presidente del Consiglio. E quindi? Prima saltavano in piazza. Ora che si trovano al governo fanno esattamente quello che hanno fatto Padoan e Gentiloni. Se c’è gente che ha sbagliato paghi, ma quando salvi una banca salvi sempre e in primo luogo i risparmiatori. Era tanto difficile da capire?”.