Chiara Appendino anticipa l’opposizione e ritira le deleghe all’assessora all’Istruzione, Federica Patti, finita nel mirino della minoranza in consiglio comunale, ma anche della sua stessa maggioranza. Al termine di un incontro di quasi due ore, la sindaca di Torino ha comunicato la sua decisione di porre termine all’incarico. Questo passo è arrivato dopo un periodo in cui Patti è stata contestata per come ha affrontato le difficoltà legate alle mense e al trasporto degli studenti disabili. Classe 1974, dottore di ricerca in storia dell’architettura e insegnante di tecnica in una scuola media, a lungo a capo di un comitato di genitori, negli ultimi tempi Patti sembrava essere sempre più isolata. Nel corso della conferenza stampa di fine anno è stata più defilata. Le sue colleghe hanno cercato in qualche modo di proteggerla, ma Appendino ha deciso di anticipare la mozione di sfiducia del capogruppo Pd Stefano Lo Russo, il cui voto era previsto per il consiglio comunale di lunedì. Lì, nell’assemblea pubblica, il gruppo M5s avrebbe fatto conoscere pubblicamente il giudizio non troppo positivo sull’assessora. “La rimozione dell’assessora Patti era ormai un atto dovuto”, afferma Lo Russo.
Sul caso delle mense, l’ex assessora era stata contestata perché l’eccessivo ribasso delle offerte avrebbe messo a rischio la qualità dei pasti. Una premessa è necessaria: con i problemi finanziari della città, negli anni della giunta di Piero Fassino i costi del pasto erano aumentati molto, ragione per cui moltissime famiglie avevano optato e lottato per avere il diritto al pasto da casa, diritto riconosciuto anche dalla giustizia. L’amministrazione M5s ha quindi cercato di abbassare il costo, forse troppo, al punto che anche la maggioranza pentastellata aveva osato criticare la gestione della gara. Non è tutto: negli ultimi mesi ci sono state difficoltà riguardanti il trasporto degli alunni con problemi motori. La società che si era aggiudicata l’appalto, la ditta Tundo di Lecce, ha problemi economici e i dipendenti sono rimasti a lungo senza stipendio, col Comune che ha dovuto farsi carico, senza però risolvere a pieno la vicenda, su cui è poi subentrata l’assessora ai Trasporti Maria La Pietra. “La gestione dell’Istruzione, con le criticità emerse in questi anni, figlie di una realtà complessa e che le amministrazioni precedenti non hanno mai affrontato, ma utilizzato come voci su cui tagliare e poco altro – dice la capogruppo del M5s Valentina Sganga – richiedono un cambio di passo che speriamo possa avvenire preso”.
Dopo la revoca dell’incarico di Patti, Appendino non ha nominato un nuovo assessore. “Ci auguriamo che la sindaca sappia trovare la figura più adatta e di poter collaborare proficuamente per affrontare anche quelle situazioni complesse che richiedono una collaborazione maggiore tra consiglio comunale e giunta – aggiunge la capogruppo M5s – Auspichiamo che chi subentrerà in questo delicato ruolo possa portare alti i valori e il programma del M5s”. Il capogruppo dem Lo Russo auspica che la sindaca “individui, almeno stavolta, una persona capace a guidare uno dei settori più strategici dei servizi della Città”.
Da quanto si apprende, sembra difficile che la sindaca ripeta la scelta fatta un anno e mezzo fa, quando – dopo la tragedia di piazza San Carlo – ritirò le deleghe alla titolare dell’assessorato all’Ambiente, Stefania Giannuzzi, per darle al capogruppo in consiglio comunale Alberto Unia. La giunta, composta da esterni al Movimento nominati in base al curriculum, era spesso in rotta con la maggioranza del consiglio comunale e quella scelta serviva a creare una cerniera tra due mondi diversi. Adesso, invece, l’operazione sembra essere più difficile: una delle consigliere papabili, molto attenta al tema delle scuole, è Barbara Azzarà che però ricopre già un ruolo importante, quello di consigliera metropolitana delegata all’Istruzione, una sorta di assessore provinciale per questo ambito. Inoltre arrivati a metà mandato bisognerebbe poi andare a recuperare il primo dei non eletti per introdurlo in corsa.