Bagarre a Otto e Mezzo (La7) tra il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, e il senatore del Pd, Matteo Richetti. Il primo tema di polemica è dato dai gilet gialli francesi, definiti da Richetti “un gruppo di violenti facinorosi”.
Travaglio dissente, osservando che si tratta di un movimento trasversale che coinvolge decine di migliaia di persone, non liquidabili come “violenti” o esponenti di “estrema destra”.
Il giornalista poi, risponde al parlamentare dem, che accusa Lega e M5s di essere uguali: “Allora non si spiega perché litigano tutti i giorni, peraltro su temi che quasi sempre vedono l’attuale Pd, o quello che ne resta, d’accordo con la Lega. C’è un appello di Chiamparino ai leghisti perché tengano duro sul Tav, cioè su un’opera pubblica notoriamente inutile, secondo lo stesso osservatorio del governo Gentiloni, che ammise che il Tav era basato su un calcolo di costi e benefici di 20 anni e smentito dai fatti. E non solo: Pd, Lega e Forza Italia, l’altro giorno, hanno votato insieme per salvare al Senato 4 parlamentari dai loro processi (Maurizio Gasparri, Ciro Falanga, Stefano Esposito, Cinzia Bonfrisco, ndr). Queste sono le convergenze che fanno impressione”.
“Guardi che io ieri ho votato insieme al M5s” – ribatte Richetti – “Non solo è male informato, ma fa anche cattiva informazione”.
Travaglio continua: “Avete salvato una senatrice di Forza Italia (Cinzia Bonfrisco, ndr) accusata addirittura di corruzione e di associazione per delinquere. Voi, Lega e Forza Italia l’avete ritenuta insindacabile”.
Richetti ripete di aver votato coi 5 Stelle e il direttore del Fatto rilancia: “Avete votato una legge che cancellava praticamente il reato di peculato“.
La polemica tra i due interlocutori diventa sempre più serrata con grande difficoltà della conduttrice, Lilli Gruber, che cerca di placare gli animi e richiama più volte il direttore del Fatto. Travaglio, però, in collegamento dalla redazione del quotidiano, non riesce a sentire i moniti della giornalista, che, alla fine, sbotta: “Travaglio, ti tolgo l’audio se non concludi. E’ chiaro? Basta, togliete l’audio“.
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