Il quotidiano romano dedica una pagina al tema della politica economica con un'intervista doppia in cui entrambi gli intervistati sono dell'associazione degli industriali. Il giornale di Confindustria, per contro, pubblica un' intervista all'ex premier Renzi, che fotografa una possibile maggioranza sulle grandi opere composta da Pd-Forza Italia-Lega
“Più che un rimpasto credo sia meglio andare di nuovo alle elezioni”. Ad auspicare un ritorno alle urne, con relativo cambio di maggioranza probabilmente a tutto vantaggio salviniano, è il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti, intervistato da Repubblica, a pagina 5 (e nella stessa pagina, a fianco di Bonometti, c’è un’altra intervista a un esponente di Confindustria, Stefan Pan, vicepresidente nazionale. Le opinioni a confronto sono proprio le stesse: la frenata dell’economia, i danni della linea No Tav e di congelamento delle opere fino a revisione di quelle davvero utili etc. Con però la chicca di Bonometti che non si limita a criticare ma auspica direttamente che si vada al voto, perché pare non ci sia proprio nulla da salvare. Il giornalista chiede “meglio un rimpasto per aumentare il peso della Lega e del Nord al governo?” – tertium non datur – e la risposta secca è: “Più che un rimpasto credo sia meglio andare di nuovo alle elezioni. Gli italiani, che non hanno l’anello al naso, si sono resi conto che i partiti sono in campagna elettorale permanente e che le tante promesse fatte sono state disattese”. L’esponente degli industriali a fine intervista ormai è un araldo dell’anarchia e del caos: “Meglio nessuno governo che l’attuale”. Per fortuna a fianco il lettore può però apprezzare una campana assai diversa: quella del vice nazionale Pan che dice, sostanzialmente, la stessa cosa. “Serve un governo che crea fiducia”.
E mentre Repubblica intervista due esponenti di Confindustria, il giornale di Confindustria intervista Renzi. Il suo Pd è impegnato a fianco della Lega per la Tav (anche se, quando non si tratta di Val Susa, descrive la Lega stessa come un partito sostanzialmente fascista). E proprio a questo proposito, Renzi sul Sol24Ore dice che “in Parlamento c’è una netta maggioranza in favore della Tav, composta da Pd, Forza Italia, Lega e autonomie”. E invita Salvini “a metterci la faccia”. Vale a dire a votare con lui e il Pd.