di Massimo Arcangeli e Sandro Mariani
Alzi la mano chi non si è commosso davanti alle avventure di Carl Fredricksen, il vecchietto poco socievole di Up (2009), e del piccolo scout coprotagonista (Russell) nel loro viaggio verso le venezuelane Cascate Paradiso. O chi non si è interrogato, senza però riuscire a ottenere una soddisfacente risposta, sul perenne disordine giocattolesco che anima le scatenate vicende della saga di Toy Story (1995, 1999, 2010), o non si è mai chiesto se Inside Out (2015) è un prodotto per bambini o meno.
“I mostri Sulley e Mike di Monster & Co., il topino Rémy di Ratatouille e la preadolescente Riley di Inside Out”, e via di seguito, “sono personaggi ‘abilitati’ dalla tecnologia, ma devono sostanza e forza a un approccio e a una metodologia di lavoro che possiamo definire umanistica” (Maria Grazia Mattei, Pixar: il futuro del cinema, in Elyse Klaidman, a cura di, Pixar. 30 anni di animazione, catalogo della mostra, con Maria Grazia Mattei, San Francisco, Chronicle Books, s. d., p. 15).
Sono ben 40, fra lungometraggi e cortometraggi, i titoli Pixar che dal lontano 1984, con The Adventures of André & Wally B. (durata: 2 minuti), divertono i più piccoli e fanno riflettere i più grandi. Ognuno di quei titoli, in un modo o nell’altro, ha lasciato il segno, anche se la storia “ufficiale” del marchio – nel frattempo sono usciti i corti Luxo Jr. (1986, Luxo Junior) e Red’s Dream (1987; Il sogno di Red) – si può senz’altro far iniziare con Tin Toy (1988), che si è aggiudicato il premio Oscar come miglior cortometraggio.
Dal 1988 al 2018, con l’ultimo nato, Incredibles 2 (Gli Incredibili 2), sono 30 anni di animazione. Li celebra una bella mostra romana allestita al Palazzo delle Esposizioni. È stata inaugurata il 20 ottobre scorso, e c’è ancora poco tempo per chi vuole approfittarne per visitarla: chiuderà il prossimo 20 gennaio. Consigliamo caldamente di andarla a vedere, ma intanto godetevi il video che abbiamo realizzato per l’occasione.