La sentenza è stata emessa il 10 gennaio dal tribunale di Roma e, di fatto, equipara la piattaforma a un servizio on demand. Oltre a cancellare i file incriminati, il sito dovrà evitare nuove violazioni, pena il pagamento di una sanzione di 1000 euro e una penale di 500 per ogni giorno di ritardo nella rimozione
Otto milioni e mezzo di euro per aver violato il copyright. È la cifra con la quale la piattaforma video Vimeo, sito dell’azienda statunitense IAC (Internet Active Corp) dovrà risarcire Rti, società del gruppo Mediaset, per aver pubblicato e mai rimosso contenuti tratti da programmi tv e coperti da diritto d’autore.
A deciderlo il tribunale di Roma con una sentenza emessa il 10 gennaio, in cui “l’autorità giudiziaria sancisce la natura di hosting attivo di Vimeo”, segnala Cologno Monzese. In pratica la piattaforma, seconda solo a YouTube, si legge nel dispositivo, è “in tutto assimilabile a un servizio di video on demand“. Una tecnologia che, secondo il giudice, consente “di individuare, nell’ambito del materiale caricato, quello corrispondente a un determinato contenuto illecito”. Oltre alla somma da dover versare alla società Mediaset, Vimeo dovrà anche impedire futuri nuovi caricamenti di contenuti non autorizzati, pena una sanzione di 1.000 euro per ogni singola violazione e una penale di 500 euro per ogni giorno di ritardo nella rimozione.
Il risarcimento assume particolare rilievo, come sottolinea la stessa Mediaset, perché arriva nelle fasi conclusive dell’iter di approvazione della nuova proposta di direttiva europea che punta a tutelare maggiormente il diritto d’autore sul web. “Il provvedimento – scrive l’azienda in una nota – intende armonizzare le leggi sul copyright nei singoli Stati per tutelare l’industria creativa e gli editori che, come Mediaset, creano contenuti remunerando regolarmente i diritti di tutti gli autori”.