“Inammissibili“. Così il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Sicilia, organo di appello del Tar, ha giudicato i tre ricorsi presentati per bloccare l’attività del Muos di Niscemi (il sistema di comunicazioni satellitari della Marina militare Usa), che si trova nella riserva naturale della Sughereta, istituita dalla regione nel 1997. A chiedere la revoca della decisione del 14 aprile 2016, con cui i magistrati amministrativi avevano autorizzato i ‘mega-radar’, sono stati Legambiente, Wwf, il Comitato No Muos e i Comuni di Modica e Gela. L’impianto in provincia di Catalnisetta, quindi, potrà continuare a operare.
Il progetto americano prevede la realizzazione di quattro satelliti e di quattro stazioni terrestri localizzate, rispettivamente, nel sud ovest dell’Australia, nelle Hawaii, in Virginia e, appunto, in Sicilia, nella stazione radio di Niscemi. Le motivazioni della bocciatura del ricorso, scrive Repubblica, confermano il precedente giudizio, sostenendo soprattutto che “non può ritenersi che gli autori della sentenza in esame abbiano omesso di affrontare la questione della tutela ambientale della Sughereta” ma, continuano i magistrati, “che abbiano scientemente ritenuto che la tutela ambientale possa costituire un interesse recessivo rispetto ad altri interessi pubblici“.
La decisione era molto attesa, soprattutto visto il cortocircuito politico che la richiesta di ricorso aveva creato. La contrapposizione era nata, in particolare, tra i rappresentanti del Movimento 5 stelle sul territorio e il ministero della Difesa. I primi da sempre contrari alla realizzazione dell’impianto, considerato dannoso sia per la salute dei cittadini che per quella ambientale, erano insorti contro Elisabetta Trenta, che aveva difeso le ragioni statunitensi. Proprio la ministra, infatti, aveva firmato una memoria per chiedere al tribunale di giustizia amministrativa di respingere il ricorso presentato dagli attivisti No Muos, salvo poi provare (quando però i termini per farlo erano scaduti) a ritirarla. Una svolta, secondo il deputato Trizzino, che dopo un incontro con la ministra e con il presidente della commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo, aveva annunciato che “l’Avvocatura dello Stato non si sarebbe presentata all’udienza del 14 novembre del Consiglio di giustizia amministrativa”. “Esprimiamo grande soddisfazione – aveva detto all’epoca il deputato – perché per la prima volta il nostro Paese si mette al fianco dei cittadini. È un fatto storico senza precedenti, di cui diamo merito all’intervento del ministro Trenta”. In quella occasione il deputato Trizzino aveva chiesto anche alla titolare della Difesa “la possibilità di avviare un’interlocuzione per procedere a nuove misurazioni delle emissioni elettromagnetiche nell’area del Muos, cosi come richiesto dalla cittadinanza di Niscemi”. La decisione di ritirare l’Avvocatura, però, era stata interpretata negativamente dagli attivisti che avevano temuto un “boomerang”. “L’assenza dell’avvocatura non equivale a una rinuncia alle difese, anzi, comporterà proprio la valutazione da parte del Cga delle memorie depositate dal ministero lo scorso 12 ottobre”, avevano detto gli ambientalisti.
Ambiente & Veleni
Muos, respinti i ricorsi degli attivisti: l’impianto radar di Niscemi va avanti
Il progetto americano prevede la realizzazione di quattro satelliti e di quattro stazioni terrestri localizzate, rispettivamente, nel sud ovest dell'Australia, nelle Hawaii, in Virginia e, appunto, in Sicilia. A chiedere il blocco del sistema di comunicazioni satellitari della Marina militare Usa erano stati Legambiente, Wwf e dal Comitato No Muos. Contrario anche il Movimento 5 stelle regionale
“Inammissibili“. Così il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Sicilia, organo di appello del Tar, ha giudicato i tre ricorsi presentati per bloccare l’attività del Muos di Niscemi (il sistema di comunicazioni satellitari della Marina militare Usa), che si trova nella riserva naturale della Sughereta, istituita dalla regione nel 1997. A chiedere la revoca della decisione del 14 aprile 2016, con cui i magistrati amministrativi avevano autorizzato i ‘mega-radar’, sono stati Legambiente, Wwf, il Comitato No Muos e i Comuni di Modica e Gela. L’impianto in provincia di Catalnisetta, quindi, potrà continuare a operare.
Il progetto americano prevede la realizzazione di quattro satelliti e di quattro stazioni terrestri localizzate, rispettivamente, nel sud ovest dell’Australia, nelle Hawaii, in Virginia e, appunto, in Sicilia, nella stazione radio di Niscemi. Le motivazioni della bocciatura del ricorso, scrive Repubblica, confermano il precedente giudizio, sostenendo soprattutto che “non può ritenersi che gli autori della sentenza in esame abbiano omesso di affrontare la questione della tutela ambientale della Sughereta” ma, continuano i magistrati, “che abbiano scientemente ritenuto che la tutela ambientale possa costituire un interesse recessivo rispetto ad altri interessi pubblici“.
La decisione era molto attesa, soprattutto visto il cortocircuito politico che la richiesta di ricorso aveva creato. La contrapposizione era nata, in particolare, tra i rappresentanti del Movimento 5 stelle sul territorio e il ministero della Difesa. I primi da sempre contrari alla realizzazione dell’impianto, considerato dannoso sia per la salute dei cittadini che per quella ambientale, erano insorti contro Elisabetta Trenta, che aveva difeso le ragioni statunitensi. Proprio la ministra, infatti, aveva firmato una memoria per chiedere al tribunale di giustizia amministrativa di respingere il ricorso presentato dagli attivisti No Muos, salvo poi provare (quando però i termini per farlo erano scaduti) a ritirarla. Una svolta, secondo il deputato Trizzino, che dopo un incontro con la ministra e con il presidente della commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo, aveva annunciato che “l’Avvocatura dello Stato non si sarebbe presentata all’udienza del 14 novembre del Consiglio di giustizia amministrativa”. “Esprimiamo grande soddisfazione – aveva detto all’epoca il deputato – perché per la prima volta il nostro Paese si mette al fianco dei cittadini. È un fatto storico senza precedenti, di cui diamo merito all’intervento del ministro Trenta”. In quella occasione il deputato Trizzino aveva chiesto anche alla titolare della Difesa “la possibilità di avviare un’interlocuzione per procedere a nuove misurazioni delle emissioni elettromagnetiche nell’area del Muos, cosi come richiesto dalla cittadinanza di Niscemi”. La decisione di ritirare l’Avvocatura, però, era stata interpretata negativamente dagli attivisti che avevano temuto un “boomerang”. “L’assenza dell’avvocatura non equivale a una rinuncia alle difese, anzi, comporterà proprio la valutazione da parte del Cga delle memorie depositate dal ministero lo scorso 12 ottobre”, avevano detto gli ambientalisti.
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Economia & Lobby
Caro bollette, a due settimane dagli annunci di Giorgetti il decreto slitta ancora: cdm rinviato a venerdì
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.