Il ministro dell'Interno si era detto "onorato" di partecipare alla cena. Nel pomeriggio il post dell'esponente M5s, primo a parlare tra i Cinque Stelle: "Certi soggetti sono ormai come i fili della luce. Quel mondo lì è un mondo grigio. Chi parla di cambiamento farebbe bene a starne lontano. Torna in te"
Una “cena da ancien régime” dalla quale “chi parla di cambiamento farebbe bene a starne lontano, molto lontano”. È Alessandro Di Battista a bocciare la partecipazione di Matteo Salvini all’evento sulla giustizia organizzato dalla giornalista Annalisa Chirico al quale saranno presenti anche diversi esponenti del Giglio Magico, tra i quali Maria Elena Boschi e il tesoriere del Pd Francesco Bonifazi. “Certi soggetti sono ormai come i fili della luce – attacca l’esponente del Movimento Cinque Stelle su Facebook – Quel mondo lì è un mondo grigio”.
Il ministro dell’Interno si era detto “onorato” di partecipare alla cena – alla quale saranno presenti il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, Gianni Letta e i procuratori capo di Palermo, Firenze, Bologna, Venezia e Catanzaro – ma aveva allontanato l’ipotesi – avanzata da Repubblica – che la manifestazione potesse essere un momento per “avvicinare” i due mondi: “Retroscena inutili. Io lavoro, insieme al governo, a una riforma della giustizia, penale e civile, che il Paese attende da anni. E quindi ne parlo con tutti”, aveva spiegato Salvini.
Mentre Chirico bocciava come “fake news” i contatti Lega-Pd e anche Boschi si lamentava (“È un raduno di garantisti”), tra i Cinque Stelle nessuno aveva parlato. Né Luigi Di Maio né il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che ha in mano la legge delega per la riforma collegata allo Spazzacorrotti, osteggiato da Chirico e dal presidente di Confindustria.
Di Battista ha rotto il silenzio su Facebook: “Il tempo è prezioso. Meglio occuparlo per dividere le banche d’affari da quelle commerciali più che dividere un pasto con certi commensali. Meglio puntare l’indice contro chi non ha tutelato il risparmio degli italiani più che alzare il mignolino e brindare assieme a chi ha contribuito a distruggerlo”.
“La priorità adesso è cambiare l’articolo 560 del cpc (che riguarda il pignoramento degli immobili, nda) e difendere le case degli italiani, non partecipare a cene da 6mila euro con Boschi, Amato e Tronchetti Provera“. Poi l’invito al vicempremier leghista: “Salvini queste sono serate da Malagò, torna in te!”.