Bagarre a L’Aria che tira (La7) sul decreto dignità, fervidamente contestato dall’imprenditore vinicolo trevigiano, Sandro Bottega. Quest’ultimo lamenta che la sua azienda ha dovuto lasciare a casa molti lavoratori a causa del decreto dignità: “Non posso assumere, perché il picco di lavoro non è costante. Io posso assumere solo per un determinato periodo, non ho mai la certezza delle ordinazioni della clientela“. “Ma un imprenditore non deve certezza. Deve rischiare“, osserva il sociologo Domenico De Masi. E la furia di Bottega è incontrollabile: “Ma che cosa sta dicendo? Che cosa devo rischiare? Io dovrei soddisfare un milione di euro in più per tenermi 25 dipendenti tutto l’anno. L’assunzione di una persona da parte di un imprenditore è come un matrimonio. Io non posso pagare i 36 mesi, che è il periodo massimo nel caso di licenziamento. Per sei mesi di lavoro ne devo pagare 36? Come si permette di dire una cosa del genere? Cosa devo rischiare?”. “Ma lei è isterico, io non ci posso fare nulla”, replica De Masi. La veemenza dell’imprenditore lievita sempre più e si ripete quando Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, difende il decreto di dignità.
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