Un commando armato ha attaccato il compound che ospita l'hotel DusitD2, struttura a 5 stelle di 101 camere che sorge nel quartiere di Westland, a pochi minuti dal quartiere degli affari. Gli estremisti somali di Al Shaabab hanno rivendicato l'azione
I terroristi islamici somali al-Shabaab sono tornati a colpire il Kenya con l’azione di un commando che – tra esplosioni, spari e forse anche ostaggi – ha causato diversi morti. Un attacco sedato solo all’alba di mercoledì mattina, quando ancora erano in corso scontri a fuoco. “Le forze di sicurezza keniane hanno ucciso tutti gli estremisti islamici che hanno assaltato l’albergo di Nairobi e l’area commerciale circostante strappando 14 vite innocenti“, ha affermato il presidente Uhuru Kenyatta parlando ai giornalisti per annunciare la conclusione dell’operazione. Il commando armato ha attaccato il compound che ospita l’hotel DusitD2 di Nairobi. Dopo la rivendicazione, al-Shabaab ha parlato di “47 ostaggi uccisi”.
I terroristi, sei secondo fonti della sicurezza, hanno forzato un posto di blocco sparando sulle guardie e lanciato bombe su tre vetture parcheggiate davanti a una banca. Nel caos sono poi penetrati nell’hotel e uno di loro, un kamikaze, si è fatto esplodere nella lobby ferendo alcuni ospiti, ha riferito il capo della polizia keniana, Joseph Boinnet. Le forze di sicurezza keniane hanno posto sotto controllo sei dei sette piani del complesso. Alcuni corpi “sono nei ristoranti al primo piano, altri nei piani più alti. C’è sangue dappertutto”, hanno raccontato. In serata l’operazione per neutralizzare gli aggressori era ancora in corso, e punta anche a liberare i civili ancora intrappolati all’interno del complesso. Non è chiaro se si tratti di ostaggi o di persone bloccate dalle circostanze. Il ministro dell’Interno Fred Matiang’i ha dichiarato che la “situazione è sotto controllo” e tutti gli edifici presi d’assalto dai terroristi nell’area dell’hotel di Nairobi sono in sicurezza.
“C’è stata una bomba, ci sono molti spari”, ha raccontato un uomo che lavora negli uffici del complesso. Dal parcheggio dell’albergo, una struttura a 5 stelle di 101 camere che sorge nel quartiere di Westland, a pochi minuti dal quartiere degli affari, si solleva una nube di fumo e diversi veicoli sono in fiamme, con decine di persone evacuate dalla polizia. L’esplosione si è sentita dagli uffici dell’agenzia di stampa AFP, a circa 5 chilometri dall’albergo, che sorge in un quartiere ricco. La rivendicazione degli al-Shabaab è arrivata attraverso la loro radio, Al Andalus. Il gruppo legato ad al-Qaida già in passato aveva colpito il Kenya per rappresaglia al suo intervento militare in Somalia a sostegno del governo nell’ambito di una missione di sei paesi sotto l’egida dell’Unione africana.
Gli Shabaab, cellula somala di Al Qaida dal 2012, vogliono imporre alla Somalia una versione estrema della sharia, la legge islamica, e per questo cercano di cacciare le truppe straniere dall’ex colonia italiana devastata una guerra civile iniziata nel 1991. A meno di due chilometri dal Dusit c’é il Westgate Mall, il centro commerciale che gli Shabaab attaccarono nel 2013 lanciando bombe a mano e avviando un’azione durata giorni che costò la vita a 67 persone. La loro azione più micidiale resta però quella del campus dell’università di Garissa, nell’est del paese, dove il 2 aprile 2015 uccisero 148 persone, per lo più studenti. L’unità di crisi della Farnesina e l’ambasciata d’Italia a Nairobi sono al lavoro sin dal primo momento per verificare l’eventuale presenza di italiani sul posto colpito dagli Al Shabaab, che si sono dimostrati ancora micidiali nonostante i colpi subiti dai raid dei droni americani. L’unità di crisi della Farnesina e l’ambasciata d’Italia a Nairobi sono al lavoro sin dal primo momento per verificare l’eventuale presenza di italiani sul posto colpito dagli Al Shabaab, che si sono dimostrati ancora micidiali nonostante i colpi subiti dai raid dei droni americani.