Dopo la conferenza dei capigruppo a Palazzo Madama, il Pd, per bocca di Andrea Marcucci, chiede di discutere e votare la propria mozione in favore della Tav giovedì 17. Ma in fase di votazione, M5s e Lega si oppongono. A quel punto dai banchi dei dem si levano le grida di “vergogna” che il presidente di turno, Ignazio La Russa, liquida seccamente: “Il voto non è mai una vergogna. Gridare che lo è, semmai, è vergognoso”. Il Senato respingerà la richiesta.