La prima ipotesi è l'attacco allo storico locale di via dei Tribunali si inserisca in quella vera e propria guerriglia che da tempo sta "puntellando" la zona di Forcella di episodi che nel gergo dei clan vengono chiamate "stese". Con giovanissimi criminali che sparano per affermare una supremazia sul territorio
Chi ha fatto saltare con un ordigno l’ingresso della pizzeria Sorbillo di Napoli? A questa domanda daranno una risposta le indagini della Dda di Napoli, coordinata da Giuseppe Borrelli. La prima ipotesi è l’attacco allo storico locale di via dei Tribunali possa essere inserito nel tentativo di imporre il pizzo a un locale storico e molto noto: azione che si inserisce in quella vera e propria guerriglia che da tempo sta “puntellando” la zona di Forcella di episodi che nel gergo dei clan vengono chiamate “stese”. Con giovanissimi criminali che sparano per affermare una supremazia sul territorio.
I rilievi della polizia Scientifica (a condurre le indagini ci sono gli uomini della Squadra mobile) dovranno fornire hanno stabilito che si è trattato di una bomba carta che ha provocato danni alla saracinesca e alla tenda della pizzeria. L’ingresso della pizzeria è protetto da un cancello di ferro e all’interno della pizzeria di notte c’è un servizio notturno di vigilanza. Mentre le immagini delle telecamere presenti in zona non sembrano essere di grande aiuto, anche se la visione proseguirà. Nel passato recente obiettivi delle stese sono stati un centro scommesse di via Colletta (19 settembre) nel quale rimase ferito il figlio 13enne del titolare. Due settimane prima in via Vicaria Vecchia una donna di 50 anni, che era affacciata al balcone, era stata colpita. Ancora più recentemente, lo scorso novembre, in via Santa Sofia erano stati segnalati quattro colpi di arma da fuoco. E qualche giorno prima una automobile era saltata in aria non troppo lontano dalla chiesta San Giovanni a Carbonara. La Polizia ancora non ha sentito Gino Sorbillo che nega tentativi di estorsioni e, come aveva in programma, si è partito per Milano dove sono stati aperti due locali.
Gino Sorbillo, titolare della pizzeria, ribadisce più volte che la bomba carta è, secondo lui, un modo “per scoraggiare chi vuole puntare su attività commerciali e far rinascere questa città“. Ma poi fa qualche passo indietro nel tempo, a quando giorni fa, sempre sui social, dopo gli insulti rivolti a Koulibaly, in occasione della partita Inter-Napoli, si era schierato contro il razzismo, dipingendosi il volto di nero. “A questo punto non posso escludere che possa trattarsi di qualcuno che non ha gradito questa mia posizione all’indomani di quei post ho ricevuto minacce quindi la inserisco tra le ipotesi di questo attentato”.