Adottare dei comportamenti “sostenibili” aiuta tanto l’ambiente quanto le nostre tasche: in questo senso possono essere dei validi alleati i servizi di mobilità condivisa quali il car sharing e il carpooling, che negli ultimi anni hanno visto la loro diffusione in gran parte dei centri italiani. Ma a fare la differenza, ora, sembra essere proprio il carpooling aziendale, soluzione che consente ai dipendenti di una stessa azienda o di aziende limitrofe, di effettuare il tragitto casa-lavoro insieme, quindi condividendo la stessa auto.

Jojob, la piattaforma che offre servizi di mobilità condivisa per le aziende, ha elaborato il Rapporto sulla Mobilità Sostenibile Aziendale 2018 che conferma come solo nell’ultimo anno, il carpooling abbia permesso agli italiani un bel risparmio in termini ambientali, economici e di chilometraggio: oltre 3 milioni i chilometri in meno percorsi, 420 le tonnellate di CO2 non emessa nell’atmosfera (un dato aumentato dell’89% rispetto al 2017) e più di 650 mila euro rimasti nelle tasche degli utenti.

A usare maggiormente il servizio di carpooling aziendale, sono per il 59% gli uomini – il 15% afferma di farlo soprattutto per avere compagnia durante il viaggio -, mentre le donne sono il 41%: per queste, però, l’età media è di 30 anni, per gli uomini si alza a 35.

In Italia sono tante le aziende che negli ultimi anni hanno adottato il carpooling come soluzione di mobilità sostenibile; e sono ormai più di 2 mila quelle che scelgono anche gli altri servizi che piattaforme come Jojob mettono a disposizione. Jojob, che ha stilato il rapporto sulla mobilità sostenibile, è nato nel 2011 come progetto dedicato agli studenti universitari pendolari e dal 2015 si è aperto anche ai lavoratori: oggi offre una certificazione tramite app dei viaggi effettuati con il carpooling, in bicicletta, a piedi oppure usufruendo di navette aziendali. La piattaforma consente di calcolare quanta CO2 è stata risparmiata e, al fine di incentivare trasporti urbani più sostenibili, certificando il proprio spostamento, ogni utente può ottenere dei punti convertibili in buoni o sconti presso locali e strutture convenzionate.

Carpooling, ma non solo: i dati dell’Osservatorio Sharing Mobility relativi al 2017 ci riportavano un quadro incoraggiante per l’Italia anche in relazione alle altre soluzioni di condivisione, quali il car sharing (più di un milione gli iscritti per un totale di 7.679 veicoli in 35 città) e il bike sharing, con 40 mila biciclette offerte in 265 comuni.

Oggi, almeno per quanto riguarda il car sharing, il trend sembra essere in crescita ovunque, diversamente invece da quanto sta accadendo, in alcune città, per le due ruote: un esempio, sicuramente estremo, è quello di Roma dove, tra le biciclette spesso “vittime” di atti vandalici e le difficoltà interne alla società che gestiva il servizio, già da qualche mese del bike sharing è rimasto solo un ricordo. E qualche bici mutilata ai bordi delle strade.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Usa, le emissioni CO2 sono cresciute del 3,4% nel 2018. E’ l’effetto Trump

next
Articolo Successivo

Auto elettriche, ora possono “rivendere” energia. Il progetto delle utility europee

next