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La Melevisione compie 20 anni, parla Tonio Cartonio: “Dicevano che ero morto per overdose: ma quale morto, sono vivo e vegeto”

Proprio così: l'attore e conduttore torinese Danilo Bertazzi è stato una delle prime vittime di fake news all'italiana

di Giulio Pasqui

“Il tempo di sfornare una torta e ti chiamo”, mi scrive Danilo Bertazzi, lo storico Tonio Cartonio che dal 1999 al 2004 ha tenuto compagnia ai piccoli telespettatori de La Melevisione: era lui il personaggio principale, e sicuramente il più amato, del magico Fantabosco di Rai3. “Sono passati vent’anni da quell’esperienza: il tempo crea una patina di nostalgia. Ricordo una bellissima avventura, una tv dei ragazzi fatta straordinariamente bene, anche se associo quegli anni a un periodo doloroso della mia vita. Quando sono uscito dal cast del programma ha preso piede la voce che io fossi morto per overdose di droga: ma quale morto, sono vivo e vegeto”, racconta a ilfattoquotidiano.it il 58enne. Proprio così: l’attore e conduttore torinese è stato una delle prime vittime di fake news all’italiana.

“Quella fake news a me ha fatto molto male, devo essere sincero. C’era qualcosa di infamante dietro tutto quello: ho fatto denunce, ma non siamo mai riusciti a trovare i responsabili. Come mi dissero i commissari che accolsero la mia prima denuncia, pubblicare una notizia su internet è paragonabile al lancio di un sasso nell’acqua: i cerchi si allargano, ma non riesci più a risalire al sassolino che l’ha generato. Ancora oggi mi sfugge il motivo per cui c’è stato un accanimento di quel tipo verso un personaggio che, tutto sommato, era per i bambini. La cosa incredibile è che tutti ci hanno creduto e a poco è valso il mio essere tornato in video, anni fa, con la Trebisonda. Niente, c’era stata una sorta di rifiuto a credere che io fossi ancora vivo: dicevano che quello era un sosia, pensi un po’. Davvero assurdo. Ancora oggi mi capita di leggere commenti tipo ‘Ah ma quindi è vivo?’: caspita, bisognerebbe fare una educazione su come muoversi sul web e su come verificare l’affidabilità delle notizie”, racconta amareggiato a pochi giorni dal ventennale del programma, che verrà festeggiato il 18 gennaio con una maratona notturna su Rai Yoyo.

Un po’ le scoccia essere ricordato per Tonio Cartonio?, chiediamo. “Ormai ho fatto pace con i miei fantasmi (ride, ndr). Ho comunque un ricordo affettuoso di quel personaggio, solo che Tonio Cartonio è stato una figura talmente forte e talmente associata alla mia faccia, che non è stato così facile staccarmi. Pensi che la mia vicina di casa, una splendida signora, ancora continua ancora a chiamarmi Tonio”. Ma Danilo è molto altro e ancora si divide tra la recitazione e la televisione: dopo La Melevisione, c’è stata la Trebisonda, poi un programma di cucina per bambini su Alice Tv, un nuovo ruolo nella Melevisione, fino a diventare autore di un programma (sempre per bambini) intitolato La Posta di YoYo, in onda su RaiYoyo. E cosa c’entra la torta (un dolce con gli amaretti e le pesche sciroppate, per la precisione)? “Io cucino da sempre, è la mia più grande passione”, dice Bertazzi, che anni fa ha anche aperto un blog di cucina, “anche se ora ho dovuto abbandonarlo perché il mestiere di autore mi porta via tanto tempo.”.

C’è ancora spazio, però, per un sogno nel cassetto. “A 58 anni prendi la vita con serenità, godendoti gli affetti, come il mio compagno Roberto, e il lavoro, finché c’è. La libera professione, soprattutto nel mondo dello spettacolo, è in balia del caso. Ma non ho appeso il microfono al chiodo: tornare in video come conduttore non mi dispiacerebbe affatto”.

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