“Io vengo sempre criticato, ma siamo andati a Strasburgo per dire che quel Parlamento per noi si taglia e che di Parlamento ne basta uno”. Si difende così a Dimartedì (La7) il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, dalle critiche rivoltegli per il suo viaggio a Strasburgo con Alessandro Di Battista.
Il ministro dello Sviluppo Economico continua:”Il Parlamento della Ue si riunisce quasi sempre a Bruxelles e poi 40 giorni all’anno, per fare un favore ai francesi, prendono armi e bagagli, bauli e camion, e vanno, al costo di un miliardo di euro a legislatura, a Strasburgo. Ci stanno una settimana al mese e tornano a Bruxelles. Noi siamo andati lì per dire che noi, se si va in Parlamento europeo dopo le prossime elezioni, si taglia questa roba”.
E aggiunge: “E’ uno spreco di denaro pubblico da quella Ue che ci dice no a Quota 41 perché basta solo Quota 100 o non possiamo abbassare troppo le tasse perché non ci sono soldi. Romano Prodi dice che non si va in macchina a perdere un giorno quando si deve governare un Paese? Loro hanno perso 30 anni. E poi, se guido non va bene, se prendo l’aereo pure, abbiate pazienza! Queste sono critiche che fanno parte del dibattito politico ma non appartengono ai cittadini”.
Sulla presenza dell’ex deputato del M5s, Alessandro Di Battista, Di Maio puntualizza: “Ma lui è pagato dagli italiani? E’ una persona che volontariamente si è messo a disposizione del movimento, non ha incarichi e sta portando avanti come il primo attivista d’Italia una campagna elettorale per le europee. Veniamo da anni in cui si utilizzava i fondi pubblici per fare le campagne elettorali con le tasse degli italiani che non li votavano. Alessandro porta avanti una campagna elettorale gratuitamente e vive del suo lavoro. E questa è una vergogna? Allora, va bene, andiamo a dimetterci”.
Il conduttore Giovanni Floris replica: “Si ricorda Paola Cortellesi quando imitava la Prestigiacomo? Diceva sempre: ‘E’ colpa dei governi precedenti’“.