Il governatore della Sicilia torna a chiedere il ponte sullo Stretto. Il governo risponde invitandolo a dedicarsi invece alle strade. Torna ad animare il dibattito sull’isola l’ormai mitologico tratto d’asfalto per unire Messina a Reggio Calabria. Merito del presidente Nello Musumeci, che durante la presentazione dell’accordo tra Caronte&aTourist e Basalt ha detto: “Il Ponte di Messina non è un capriccio per la Sicilia ma una necessità“. “Spero che tutti abbiano capito che l’approccio non può essere ideologico – ha aggiunto Musumeci- e spero che abbiamo compreso anche i più recalcitranti e i più diffidenti che il Ponte sullo Stretto è una necessità ormai non più rinviabile”.

Caronte è la società che gestisce i traghetti tra la Sicilia e la Calabria. Il suo amministratore delegato, Vincenzo Franza, ha accolto quasi con felicità il commento del governatore: “Sarebbe un sogno che si realizza, perché interpreterebbe il senso dell’interesse dello Stato verso la nostra terra, migliorando soprattutto il collegamento ferroviario, perché il ponte là farebbe veramente la differenza, quindi le merci ne trarrebbero grande giovamento”. Il ponte, però, anche a questo giro rimarrà un sogno di alcuni. A rispondere a Musumeci, infatti, arriva  è il sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti, Michele Dell’Orco che su twitter scrive: “Il governatore della Sicilia Musumeci vuole una posizione netta del Governo sul ponte sullo Stretto? Eccola: No. Piuttosto pensi a infrastrutture fondamentali dell’Isola, visto che il Governo sta facendo la sua parte con 2,8 miliardi di nuovi investimenti ferroviari nel recente contratto Rfi-Mit”.

Gli fanno eco i deputato del M5s all’Assemblea regionale siciliana: “Musumeci è come quel bimbo che non sa camminare e vuole correre. Abbiamo strade da terzo mondo e pensa al ponte sullo Stretto, si occupi della devastata viabilità secondaria. Quello del ponte di Messina  è un argomento che viene fuori sempre a ridosso delle campagne elettorali. E a quanto pare il presidente non fa eccezione. Il governo nazionale su questo argomento non è deciso? È vero semmai il contrario”, dicono i 5 stelle siciliani.

D’accordo anche Claudio Fava: “Mentre le annunciate riforme restano solo mitologia elettorale, un governo moribondo rispolvera l’idea del ponte sullo Stretto, nella regione dove non esiste una rete ferroviaria degna di questo nome e le strade crollano letteralmente a pezzi. A questo punto per Musumeci l’unica via d’uscita dignitosa sono le dimissioni”mbienti più belli del mondo”.

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