Amazon Web Services, Avery Dennison e Samsung hanno finanziato con 30 milioni di dollari un progetto di Wiliot, azienda specializzata in semiconduttori. A meritarsi tanta attenzione è un chip Bluetooth che funziona senza batterie, ricavando l’energia elettrica di cui necessita dalle onde elettromagnetiche circostanti: Wi-Fi, Bluetooth e onde radio in generale.

L’ambito di applicazione è l’Internet degli oggetti, il cosiddetto IoT. A parte le molte potenziali applicazioni in ambito industriale, la soluzione Williot presagisce sviluppi interessanti per gli utenti comuni. Pensate, per esempio, di avere su tutti gli elettrodomestici un’etichetta come questa. Potreste usarla per leggere il manuale d’istruzioni anche dopo anni dall’acquisto (quando ormai la versione caracea è dispersa chissà dove).

 

Oppure potreste evitare di rigirarvi fra le mani la confezione di un prodotto alimentare alla ricerca della data di scadenza. Se fosse memorizzata nel chip, in un futuro di domotica ci penserebbe quest’ultimo ad avvisare il frigorifero che l’articolo sta per scadere o che bisogna acquistarlo perché è quasi esaurito. Lo stesso si potrebbe dire per le istruzioni di lavaggio dei capi d’abbigliamento: pensate a una lavatrice che le legge da sola ed evita di rovinare i tessuti o di tingerli!

È difficile immaginare come un adesivo delle dimensioni di un francobollo possa autoalimentarsi e comunicare via Bluetooth con qualsiasi dispositivo connesso, ma i ricercatori di Wiliot ci sono riusciti. Questo prodotto è un chiaro esempio delle reali comodità a cui potrebbe far fronte la tecnologia in miniatura. Dietro c’è tanta ricerca, l’integrazione di componenti elettronici avanzati, e Wiliot sta ormai lavorando al perfezionamento della sua idea.

Il suo chip comunica con qualsiasi dispositivo abilitato Bluetooth Low Energy, come smartphone, punti di accesso Wi-Fi e dispositivi collegati all’Internet degli Oggetti. Bisogna migliorare il modo in cui i segnali vengono interpretati e analizzati, e provvedere affinché i dati raccolti rimangano riservati a tutela della privacy degli utenti.

Sono ritocchi, manca poco alla commercializzazione: l’azienda intende metterlo sulla piazza tramite un programma Early Advantage nella seconda metà del 2019. Fra fine 2019 e inizio 2020 poi stima di avviare la produzione di massa.

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