Alcuni suoi conoscenti hanno raccontato ai giornali locali che soffriva da tempo di crisi coronariche, ma che, troppo preso dal lavoro, che per lui era quasi una missione, cui dedicava anche venti ore al giorno
Ha fatto di tutto per cercare di rianimare quella bimba nata dopo un difficile travaglio durato 12 ore e ci è riuscito. Ma poi, proprio mentre la piccola emetteva i suoi primi vagiti, si è accasciato lui in terra, colpito da un infarto. È successo martedì sera nell’ambulatorio di base di Patanda, nel distretto di Midnapore, in India. L’episodio, raccontato dal Times of India, ha suscitato grande emozione nel Paese dove il medico è stato salutato come un eroe.
Bibhas Khutia, questo il nome del ginecologo di 48 anni, lavorava da quindici anni nel centro di salute di base del distretto. Quel giorno, in mattinata gli si era presentata una donna con le doglie e il suo parto era stato più complicato del previsto: assistita dal medico e da una infermiera, la donna era riuscita a far nascere la sua bimba, dopo oltre 12 ore di travaglio. La neonata, però, non dava segni di vita così lui ha fatto di tutto per salvarla ma il suo cuore non ha retto alla tensione. L’infermiera, che non disponeva di un defibrillatore, non è riuscita a quel punto a salvare anche lui: Bibhas è arrivato alla clinica della città più vicina già privo di vita.
Alcuni suoi conoscenti hanno raccontato ai giornali locali che soffriva da tempo di crisi coronariche, ma che, troppo preso dal lavoro, che per lui era quasi una missione, cui dedicava anche venti ore al giorno, per la mancanza di altri medici nella zona, non aveva trovato il tempo di allontanarsi per sottoporsi ad una angiografia.