Tre iPhone nel 2019, con tre fotocamere, batterie gigantesche, schermi extra lusso, ricarica wireless. Gli esperti di settore fanno a gara con le ipotesi, ma non ci sono informazioni ufficiali a supportarle. Riordiniamo le idee con un elenco completo.
Manca ancora molto tempo all’aggiornamento annuale della gamma iPhone di Apple, ma le indiscrezioni si susseguono a ritmo incalzante. La verità è che per ora non si sa nulla di certo, e tutte le informazioni che si trovano online hanno altrettante possibilità di essere vere o false. Meglio quindi tenere a mente tutto, ma calcolarlo con il beneficio d’inventario fino a settembre, quando l’azienda di Cupertino non toglierà i veli ai nuovi modelli.
Cerchiamo in questa pagina di ricapitolare in un unico punto quelle che potrebbero essere le novità degli iPhone 2019, giusto per riordinare le idee e avere un punto di confronto quando le “indiscrezioni” evolveranno – cosa che accade puntualmente.
Quanti iPhone nel 2019?
Questa è la prima, grande incognita. Molti si aspettano che Apple annuncerà tre modelli come ha fatto lo scorso anno, e la fonte è illustre, dato che a scriverlo è il quotidiano statunitense The Wall Street Journal. Posto che una decisione del genere non sia scontata, a metterne in dubbio la veridicità è il fatto che le vendite dell’iPhone Xr (il modello più economico) non stanno andando a gonfie vele. D’altro canto, abbandonare del tutto la fascia di prezzo più accessibile potrebbe essere sconveniente. Da qui l’ipotesi che la casa di Cupertino possa essere al lavoro su un dispositivo meno costoso. Commercialmente parlando, il vero problema dell’iPhone Xr non è la dotazione, quanto il prezzo. Se Apple lo ribassasse di 200-300 euro rispetto agli 889 euro richiesti di partenza molti ringrazierebbero.
Quante fotocamere?
La maggior parte delle ipotesi verte attorno al numero di fotocamere. Sia perché questo componente influisce moltissimo sulla scelta di uno smartphone piuttosto che di un altro. Sia perché nei prodotti concorrenti il numero di fotocamere sta lievitando a vista d’occhio. Non è detto che Apple segua la stessa filosofia, ma sempre secondo il WSJ le fotocamere posteriori sul top di gamma potrebbero diventare tre. Perché? Per offrire maggiori funzioni ai tanti utenti che, in fase d’acquisto, danno molta importanza al comparto fotografico.
L’ipotesi sembra veritiera guardando le immagini che circolano in Internet. Attenzione però: sono rendering realizzati da abili grafici, non arrivano da Apple. Anche ammesso che Apple abbia pensato a un’opzione simile, non è ancora chiaro in che modo intenda fisicamente disporle, di conseguenza non si possono ipotizzare variazioni nel design. Per intenderci, i sensori potrebbero essere disposti in linea orizzontale o verticale, oppure in uno spazio di forma quadrata.
Ricarica wireless?
L’altro argomento su cui si concentrano le ipotesi riguarda la batteria e la ricarica. Le indiscrezioni che vanno per la maggiore parlano di una batteria da 4.000 mAh con ricarica rapida wireless da 15 watt. Attualmente gli iPhone XS e XS Max installano rispettivamente batterie da 2.658 e 3.174 mAh, mentre l’iPhone XR ne ha una da 2.942 mAh. Portare la capacità a 4.000 mAh sarebbe una grande conquista, ma includerla nello stesso spazio delle batterie precedenti (che peraltro dovrebbe alloggiare anche un modulo della fotocamera più ingombrante) forse è ottimistico.
Sulla questione della ricarica wireless, l’idea nasce dal fatto che Apple ha adottato lo standard Qi che supporta effettivamente un throughput (capacità di trasmissione) di 15W. Il problema è che potrebbe scaldare troppo, teniamolo a mente ma non diamolo per scontato.
Schermo da 90 o 120 Hz?
Chi fa questa supposizione pensa che Apple potrebbe allineare la frequenza di aggiornamento delle immagini degli schermi di iPhone con quelle degli iPad Pro. Certo, sarebbe bellissimo perché i video sarebbero più fluidi e le selezioni degli utenti molto più precise. Il problema è che tutto questo impatterebbe sull’autonomia. In parte Apple potrebbe rimediare mettendo in campo la tecnologia ProMotion, che media fra la frequenza di aggiornamento e l’efficienza energetica. Dall’altro bisognerebbe vedere i risultati all’atto pratico.