La morte di Mia Martini, avvenuta il 12 maggio 1995, è da anni avvolta nel mistero. Le ipotesi di suicidio sono state più volte smentite dalle sorelle Olivia, Loredana e Leda, quest’ultima torna sull’argomento in un’intervista al settimanale Spy: “Io e Loredana abbiamo visto sul cadavere di nostra sorella dei lividi sia sulle braccia sia sulle gambe. Il che fa pensare a una discussione piuttosto violenta con qualcuno, forse con nostro padre a cui si era riavvicinata? Lui è sempre stato violento.”
Accuse precise, non per la prima volta, nei confronti del genitore: “E poi perché, subito dopo i funerali, senza dire niente a nessuno, lui ha fatto cremare il corpo? Devono ancora darmi delle spiegazioni. È stata una morte avvolta nel mistero, ci sono troppi punti oscuri, anche se sono passati tanti anni credo sia giusto riparlarne“, ha aggiunto Leda Bertè. I riflettori si sono accesi nuovamente sul caso Mia Martini anche per la presenza nelle sale cinematografiche di “Io sono Mia“, film a lei dedicato in onda il 12 febbraio su Rai1: “L’idea di fare un film su mia sorella, Mia Martini, è stata mia. Tre o quattro anni fa ho incontrato Luca Barbareschi, che ora ha prodotto il film “Io Sono Mia”, e gli ho consegnato un progetto per fare qualcosa su Mimì. Tant’è vero che avevo già scritto tutta la storia dei Bertè e avevo depositato alla Siae il fascicolo. Eppure, nonostante questo, non sono stata interpellata per la sceneggiatura, a differenza delle mie sorelle Loredana e Olivia”.
Un prodotto che non ha convinto la sorella maggiore di Mimì che non risparmia critiche nemeno alla protagonista Serena Rossi: “Sono convinta che questo film non rispecchi la verità sulla vita della mia famiglia e di Mimì. Loredana e Olivia, le più piccole, non possono sapere tante cose della nostra famiglia. E poi ho intravisto la ragazza che la interpreta, Serena Rossi. Sarà pure brava a cantare, ma non ha niente a che vedere con Mia Martini, ovviamente. Fanno un film su Mimì e fanno cantare le sue canzoni a un’altra? Almeno come sottofondo potevano lasciare le voci originali”, ha spiegato a Spy.
Infine la Bertè boccia l’atteggiamento di Claudio Baglioni: “Durante l’ultimo Sanremo non ha neanche consegnato il premio Mia Martini sul palco, l’ha fatto passare sotto silenzio: queste cose non si fanno. Quel premio è stato istituito proprio per dare risalto alla memoria di Mimì e chi conduce il Festival ha il dovere di parlarne”. In realtà, da sempre, il premio annunciato in onda viene poi consegnato in sala stampa, essendo stato assegnato dai giornalisti.