A un anno dall’inizio dell’esecutivo gialloverde, un mese dopo l’introduzione effettiva di reddito di cittadinanza e quota 100, con il contratto di governo “in scadenza”, le elezioni europee di domenica 26 maggio saranno un banco di prova decisivo per Lega e Movimento 5 stelle. Tanto che di fatto la campagna elettorale di Matteo Salvini e Luigi Di Maio è già cominciata, lanciata dalle Regionali in Abruzzo e Sardegna del prossimo mese. Intanto, dopo la rilevazione di Bimedia, anche l’istituto Ipsos realizza il primo sondaggio per il Corriere della Sera per testare qual è ad oggi l’intenzione di voto in vista delle europee. E il risultato restituisce una Lega ai suoi massimi, con un consenso stimato intorno al 35,8%. Mentre il M5s viene dato al 25,4, ovvero due punti sotto le attuali rilevazioni sul voto politico.

Insieme ai Cinquestelle, calano anche tutti gli altri. Sia il Partito democratico che, grazie al suo “zoccolo duro” – scrive Nando Pagnoncelli -, resiste al 17,3%, ma resta comunque sotto le stime di fine dicembre. Così come Forza Italia, accreditata di un misero 7%, che ora spera nei possibili effetti benefici del ritorno di Silvio Berlusconi. Resterebbero senza un posto nel Parlamento europeo, secondo il sondaggio Ipsos, sia Fratelli d’Italia (3,4%) che Più Europa. La formazione di Emma Bonino è data in crescita, ma non abbastanza ad oggi per superare la soglia di sbarramento del 4 cento.

I numeri di Ipsos non coincidono però con quelle diffusi venerdì dall’istituto Bimedia, secondo cui anche la Lega, seppur sempre primo partito, è in calo. Mentre le opposizione, da Pd a Forza Italia, venivano stimate in leggera crescita.

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