L'ex senatore M5s espulso dal Movimento: "Mi intristisce quello che dice Salvini dopo l’ultima strage di migranti in mare, perché manca di umanità, è un cinico. La tesi che con la loro presenza in mare le Ong stimolano le partenze? Non sembra trovare riscontro nei fatti"
“A Di Maio ricordo che noi abbiamo sempre detto ‘nessuno rimanga indietro’ e non abbiamo escluso da questo la povera gente o chi è naufrago“. Gregorio De Falco, il senatore dei Cinque Stelle espulso dal movimento, ha commentato così all’Adnkronos le parole del capo politico dei Cinque Stelle Luigi Di Maio dopo i due naufragi costati la vita a 170 migranti nel Mediterraneo. Di Maio aveva puntato il dito contro gli effetti del colonialismo in Africa, dicendo che “l’Europa ipocrita pensa agli effetti di cause che non ha mai affrontato” e citando in particolare la Francia che “continua a tenere sotto scacco l’economia africana impoverendola“.
“Mi intristisce quello che dice Salvini dopo l’ultima strage di migranti in mare, perché manca di umanità, è un cinico“, ha aggiunto De Falco, ora nel gruppo Misto. “Non so se ci sarà una Norimberga, come dice Leoluca Orlando, ma un giudizio morale c’è comunque”. “E’ vero che statisticamente sono diminuiti gli sbarchi, ma sono aumentate di molto le morti, bisogna riflettere”. Per l’ufficiale della Guardia Costiera “la tesi che con la loro presenza in mare le Ong possano essere di ‘stimolo’ per far partire gli scafisti con a bordo i migranti, in realtà non sembra trovare riscontro nei fatti, almeno in base agli studi che abbiamo”.