Migranti, Salvini: “Promesse non mantenute? Lavoriamo in silenzio, con tutto il rispetto”. E replica stizzito pure sul ruolo di Conte
Dopo aver
fatto asse con Di Maio sugli attacchi alla Francia (“Sottrae ricchezza all’Africa. Nessuna lezione da Macron”),
Matteo Salvini si presenta con poca voglia di parlare di fronte ai cronisti a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola Ufficiali dei Carabinieri. E replica stizzito: “Che fine hanno fatto le promesse sul presidio alla frontiera con il Niger, i gommoni necessari al Nord e gli hotspot da me annunciati per gestire gli arrivi? Stiamo lavorando, con tutto il rispetto per lei certe cose si fanno in silenzio”, ha tagliato corto il vicepremier. In realtà,
come ricostruito anche dal Fatto Quotidiano, gli impegni di Italia e Unione Europea sulla Libia sono rimasti sulla carta, nonostante i finanziamenti da parte del nostro Paese al piano di cooperazione. Salvini taglia corto ai cronisti pure sul ruolo di Conte sulla gestione dei migranti: “Che fonti ha? Io faccio il ministro dell’Interno e lavoro per risolvere i problemi. So chi fa cosa”, ha replicato, prima di congedarsi dai giornalisti.