Lasciare i minori stranieri non accompagnati a bordo della nave è una "grave violazione dei loro diritti", scrive il procuratore di Catania Caterina Ajello in una lettera ai ministri Salvini e Toninelli. "I minori non accompagnati a bordo della Sea Watch hanno 17 anni e mezzo e per il momento non sono autorizzati a scendere a terra", hanno commentato fonti del Viminale, rispondendo alla richiesta dei magistrati
La Procura dei minori di Catania ha chiesto lo sbarco immediato dei ragazzi non accompagnati a bordo della nave Sea Watch, che si trova a un miglio dalla costa di Siracusa, e ha aperto un fascicolo contro ignoti per accertare in quanti siano a bordo. Per il procuratore dei minori di Catania Caterina Ajello, lasciare i ragazzini stranieri non accompagnati a bordo della nave è una “grave violazione dei loro diritti“, come ha scritto in una lettera ai ministri dell’Interno e delle infrastrutture e trasporti, rispettivamente il vicepremier Matteo Salvini e Danilo Toninelli, ma anche al presidente del tribunale per i minorenni di Catania, al procuratore generale di Catania e al prefetto di Siracusa.
I minori – fa notare il magistrato – sono tutelati da norme che “impongono il divieto di respingimento e di espulsione, riconoscendo invece il diretto ad esser accolti in strutture idonee, ad avere nominato un tutore, ad essere accolti e ad avere un permesso di soggiorno”. Diritti che, sottolinea la procuratrice Ajello, “vengono elusi a causa della permanenza a bordo della nave” dove sono “costretti a situazione di disagio fino a quando la situazione politica internazionale non sarà risolta” con “grave violazione dei loro diritti”.
La polemica con il ministero dell’Interno – “I minori non accompagnati a bordo della Sea Watch hanno 17 anni e mezzo e per il momento non sono autorizzati a scendere a terra“, hanno commentato fonti del Viminale, definendo la richiesta della Procura “un escamotage”. “Forse il ministro dell’Interno sconosce la legge. Se c’è un solo dubbio, il ragazzo si deve considerare minore fino a prova contraria. Non si tratta di escamotage…”, ha replicato l’avvocato Carla Trommino, garante per l’infanzia di Siracusa. “Non lo può valutare il Viminale se fare sbarcare i minori, ma devono solo applicare la legge”.
La lettera ai ministri Salvini e Toninelli – Nella missiva si chiede che “i minorenni extracomunitari a bordo della nave Sea watch 3 possano sbarcare per essere collocati nelle apposite strutture per minori stranieri”. La lettera è stata inviata oggi pomeriggio anche al Comandante della capitaneria di Porto di Siracusa e all’autorità garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza e all’ufficio del difensore dei diritti dei bambini presso il comune di Siracusa.
La richiesta è stata avanzata dalla procuratrice Ajello dopo che “dall’ufficio dei Difensori dei diritti dei bambini del Comune di Siracusa è stata segnalata” al suo ufficio “la presenza di minori non accompagnati a bordo della nave della Ong ‘Sea Watch3’, ferma nella rada del Siracusano”. “Atteso la loro presenza nel distretto di mia competenza – osserva la procuratrice Ajello – la loro tutela deve essere assicurata da questa Autorità giudiziaria”.