“Sia noi che la Lega intendiamo impedire questo mercimonio della sofferenza”. La gestione dei migranti, i rapporti con la Lega e i primi mesi al governo: in una lunga intervista ad America Oggi, Beppe Grillo è tornato a parlare di attualità e delle misure messe in campo dall’esecutivo gialloverde. “Puoi fare come Minniti che ha bloccato il varco senza dirlo esplicitamente”, ha detto. “Oppure puoi impedire lo spaccio di false speranze e ridiscutere la questione a livello Ue. Il che significa anche graffiarsi un po’ con la Francia, che non resiste ai suoi istinti colonialisti”.
Il cofondatore e garante del Movimento ha quindi parlato dei rapporti con il Carroccio, difendendo la scelta di accettare di firmare il contratto con Matteo Salvini: “Il rapporto con la Lega è un continuo confronto, anche sofferto, con una diversa sensibilità nella modalità di affrontare le problematiche politiche. Tuttavia, non si può negare che il connubio M5s-Lega sia vincente. Ha consentito la realizzazione di rilevanti azioni politiche, molto avversate, contro la povertà”.
Grillo ha quindi parlato di uno dei temi che, dice, gli stanno più a cuore, ovvero “la democrazia diretta”: “Le dico una cosa”, ha continuato, “siamo sotto attacco perché viene descritta come una specie di legge del selvaggio west. La forza con cui attaccano il Reddito di Cittadinanza è un esempio: la demonizzazione a costo di insultare tutto il Paese come fosse un calderone di diavoletti furbi. Un atteggiamento elitario e francamente cattivo verso la gente”. Quindi ha dato garanzie sul fatto che gli strumenti per la partecipazione in rete saranno garantiti da enti terzi: “Il Movimento ha in mano la chiave di accesso alla democrazia diretta e la sta migliorando e potenziando. Ovviamente, i nostri avversari, lo dipingono come uno strumento orwelliano, ma è ovvio che quando sarà il paese a funzionare in questo modo lo strumento per la gestione della democrazia diretta sarà pubblico, non lo gestirà di certo Casaleggio. Saranno istituiti dei sistemi di garanzia e certo non senza i necessari passaggi costituzionali”.
Politica
Grillo: “Migranti? Sia M5s che Lega vogliono impedire mercimonio della sofferenza. Impediamo false speranze”
Il cofondatore e garante del Movimento, intervistato da America Oggi, ha parlato del dossier immigrazione e della decisione di andare al governo con il Carroccio: "E' un connubio sofferto, ma vincente"
“Sia noi che la Lega intendiamo impedire questo mercimonio della sofferenza”. La gestione dei migranti, i rapporti con la Lega e i primi mesi al governo: in una lunga intervista ad America Oggi, Beppe Grillo è tornato a parlare di attualità e delle misure messe in campo dall’esecutivo gialloverde. “Puoi fare come Minniti che ha bloccato il varco senza dirlo esplicitamente”, ha detto. “Oppure puoi impedire lo spaccio di false speranze e ridiscutere la questione a livello Ue. Il che significa anche graffiarsi un po’ con la Francia, che non resiste ai suoi istinti colonialisti”.
Il cofondatore e garante del Movimento ha quindi parlato dei rapporti con il Carroccio, difendendo la scelta di accettare di firmare il contratto con Matteo Salvini: “Il rapporto con la Lega è un continuo confronto, anche sofferto, con una diversa sensibilità nella modalità di affrontare le problematiche politiche. Tuttavia, non si può negare che il connubio M5s-Lega sia vincente. Ha consentito la realizzazione di rilevanti azioni politiche, molto avversate, contro la povertà”.
Grillo ha quindi parlato di uno dei temi che, dice, gli stanno più a cuore, ovvero “la democrazia diretta”: “Le dico una cosa”, ha continuato, “siamo sotto attacco perché viene descritta come una specie di legge del selvaggio west. La forza con cui attaccano il Reddito di Cittadinanza è un esempio: la demonizzazione a costo di insultare tutto il Paese come fosse un calderone di diavoletti furbi. Un atteggiamento elitario e francamente cattivo verso la gente”. Quindi ha dato garanzie sul fatto che gli strumenti per la partecipazione in rete saranno garantiti da enti terzi: “Il Movimento ha in mano la chiave di accesso alla democrazia diretta e la sta migliorando e potenziando. Ovviamente, i nostri avversari, lo dipingono come uno strumento orwelliano, ma è ovvio che quando sarà il paese a funzionare in questo modo lo strumento per la gestione della democrazia diretta sarà pubblico, non lo gestirà di certo Casaleggio. Saranno istituiti dei sistemi di garanzia e certo non senza i necessari passaggi costituzionali”.
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Politica
Meloni, la conferenza stampa (tv). Su Starlink: “Non un favore a Musk, ma interesse nazionale”. E annuncia il successore di Belloni al Dis: è Vittorio Rizzi
Da Il Fatto Quotidiano in Edicola
Sala, nei telefoni di Abedini i dati che vogliono gli Usa. Meloni da Trump per la scarcerazione entro oggi. Il ruolo di Musk nelle trattative
Economia & Lobby
L’Inps chiede indietro gli aiuti Covid ai pensionati che hanno superato le soglia di reddito
Roma, 9 gen (Adnkronos) - "I rapporti tra Italia e Grecia sono ottimi. Io e Kyriakos Mītsotakīs siamo compagni di banco al Consiglio europeo, parliamo di molte materie sulle quali abbiamo un approccio comune: difesa, sicurezza, immigrazione, messa in sicurezza del territorio di fronte ai continui eventi climatici estremi". Lo ha detto Giorgia Meloni.
"C'è in calendario un vertice intergovernativo, l'ultimo è del 2017 a Corfù, si terrà a Roma il 9 febbraio e l'obiettivo che ci diamo è mettere nero su bianco l'ampiezza di questa cooperazione con una dichiarazione congiunta e intese bilaterali su questioni di rilevanza come sicurezza e protezione civile", ha spiegato la presidente del Consiglio.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Abbiamo deciso di nominare il prefetto Vittorio Rizzi" a capo del Dis, "persona che ha alle sue spalle una carriera assolutamente prestigiosa all'interno della Polizia di Stato, un funzionario dello Stato di prim'ordine". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa di fine anno, spiegando che la nomina verrà formalizzata nel consiglio dei ministri convocato per oggi pomeriggio.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Il rientro di Cecilia Sala in Italia segna uno di quei momenti sempre più rari, eppure necessari, nei quali il senso delle istituzioni e sentimenti comuni di preoccupazione e solidarietà rafforzano la nostra identità nazionale e convivenza civile". Così Francesco Pionati, in un editoriale sulla conclusione della vicenda della giornalista italiana, dove il direttore di Radio1 e Giornale Radio Rai sottolinea come "per una volta, le polemiche sono state sedate, provvidenziale, il silenzio stampa chiesto e ottenuto dalla famiglia. Per una volta tutto ha funzionato come doveva e ogni protagonista della vicenda, dal governo all'opposizione, dalla famiglia alla stampa fino all'intelligence, ha fatto quel che doveva senza sbavature, ispirato probabilmente dalla forza d'animo non comune dimostrata dalla collega arrestata in Iran".
"Certo - prosegue Pionati - riprenderanno presto discussioni e scontri legittimi sui temi caldi dell'attualità politica, ma ancora per un po' festeggiamo una bella giornata per tutti gli italiani segnata non a caso dall'applauso unanime del Senato alla notizia della liberazione. Riassume Pierferdinando Casini: 'Non ho votato e non sostengo questo governo, ma dico brava alla Meloni per il successo che ha ottenuto. L'Italia viene prima delle nostre divisioni'".
Gaza, 9 gen. (Adnkronos) - Funzionari di Hamas a Gaza sostengono che gli attacchi israeliani di oggi hanno ucciso almeno 12 persone, tra cui tre ragazze. Secondo quanto riferito dall'agenzia di protezione civile della Striscia, tre ragazze e il loro padre sono rimasti uccisi quando un attacco aereo ha colpito la loro casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza.
In un altro attacco, otto persone sono state uccise quando la loro casa è stata colpita nella città di Jabalia, nel nord di Gaza. Secondo l'agenzia di difesa civile, diverse altre sono rimaste ferite in quell'attacco.
Roma, 9 gen. (Adnkronos Salute) - Dopo otto anni in azienda come Vaccines Policy & Communication Director, Marina Panfilo entra nel Leadership Team di Msd Italia nel ruolo di Executive Director Policy, Communication & ESG Strategy. Nel corso dei suoi oltre 40 anni di carriera nell’industria farmaceutica multinazionale - si legge in una nota - Panfilo ha egregiamente ricoperto diversi ruoli direttivi a livello nazionale e internazionale, spaziando dal Business Development al Market Access, fino ad arrivare alla funzione Policy & Communication. Proprio di quest’ultima area ha volentieri accettato di prendere la guida, decidendo di ricoprire una posizione delicata e, al tempo stesso, strategica sulla quale Msd ripone da sempre una particolare attenzione, a partire dalla sua presidente e amministratrice delegata, Nicoletta Luppi.
Si tratta di un ruolo centrale che implica non solo la promozione di iniziative politiche a livello europeo, nazionale e regionale, ma che richiede anche la capacità di instaurare e mantenere un dialogo costruttivo con i principali stakeholder del sistema istituzionale e sanitario italiano. Grazie al prezioso lavoro di professioniste e professionisti in ambito policy, comunicazione e Esg, Msd si è distinta negli anni come azienda di valore, ottenendo importanti riconoscimenti quali ad esempio quello di ‘Best in Media Communication’ da parte di di Eikon/Fortune e, più recentemente, quello di ‘Campione di sostenibilità’ da parte di Forbes per il suo impegno nella Csr.
“La leadership di Marina sarà essenziale per garantire che la nostra voce venga ascoltata e rappresentata - commenta Luppi - Sono assolutamente convinta che l'esperienza consolidata e le competenze di Marina nel settore farmaceutico ci permetteranno di avanzare con determinazione verso il nostro obiettivo primario: tutelare e migliorare l'accesso dei Pazienti alle cure e alla medicina preventiva. La sua visione strategica e la sua passione per la materia saranno essenziali nel guidarci attraverso le sfide future”. Aggiunge Panfilo: “Sono orgogliosa di continuare a far parte della ‘famiglia Msd’ alla quale sono particolarmente affezionata e della quale faccio parte dal 2017. Msd è un’azienda che porta innovazione nella scienza per la salute delle persone, nella cultura aziendale, nella comunicazione, nelle strategie imprenditoriali e investe nella Ricerca & Sviluppo più di qualunque altra azienda del settore. Ma, a fare la differenza e a essere motivo di orgoglio è soprattutto una cultura che mette al centro il suo capitale umano e un grande impegno nel promuovere fattivamente i valori della diversità, dell’equità e dell’inclusione in cui da sempre crede. A rendere unica Msd - conclude - è il valore che genera per la società e l’economia italiana, nonché l’attenzione verso i dipendenti e le loro famiglie e io sono onorata di farne parte”.
Roma, 9 gen. (Adnkronos Salute) - Dopo otto anni in azienda come Vaccines Policy & Communication Director, Marina Panfilo entra nel Leadership Team di Msd Italia nel ruolo di Executive Director Policy, Communication & ESG Strategy. Nel corso dei suoi oltre 40 anni di carriera nell’industria farmaceutica multinazionale - si legge in una nota - Panfilo ha egregiamente ricoperto diversi ruoli direttivi a livello nazionale e internazionale, spaziando dal Business Development al Market Access, fino ad arrivare alla funzione Policy & Communication. Proprio di quest’ultima area ha volentieri accettato di prendere la guida, decidendo di ricoprire una posizione delicata e, al tempo stesso, strategica sulla quale Msd ripone da sempre una particolare attenzione, a partire dalla sua presidente e amministratrice delegata, Nicoletta Luppi.
Si tratta di un ruolo centrale che implica non solo la promozione di iniziative politiche a livello europeo, nazionale e regionale, ma che richiede anche la capacità di instaurare e mantenere un dialogo costruttivo con i principali stakeholder del sistema istituzionale e sanitario italiano. Grazie al prezioso lavoro di professioniste e professionisti in ambito policy, comunicazione e Esg, Msd si è distinta negli anni come azienda di valore, ottenendo importanti riconoscimenti quali ad esempio quello di ‘Best in Media Communication’ da parte di di Eikon/Fortune e, più recentemente, quello di ‘Campione di sostenibilità’ da parte di Forbes per il suo impegno nella Csr.
“La leadership di Marina sarà essenziale per garantire che la nostra voce venga ascoltata e rappresentata - commenta Luppi - Sono assolutamente convinta che l'esperienza consolidata e le competenze di Marina nel settore farmaceutico ci permetteranno di avanzare con determinazione verso il nostro obiettivo primario: tutelare e migliorare l'accesso dei Pazienti alle cure e alla medicina preventiva. La sua visione strategica e la sua passione per la materia saranno essenziali nel guidarci attraverso le sfide future”. Aggiunge Panfilo: “Sono orgogliosa di continuare a far parte della ‘famiglia Msd’ alla quale sono particolarmente affezionata e della quale faccio parte dal 2017. Msd è un’azienda che porta innovazione nella scienza per la salute delle persone, nella cultura aziendale, nella comunicazione, nelle strategie imprenditoriali e investe nella Ricerca & Sviluppo più di qualunque altra azienda del settore. Ma, a fare la differenza e a essere motivo di orgoglio è soprattutto una cultura che mette al centro il suo capitale umano e un grande impegno nel promuovere fattivamente i valori della diversità, dell’equità e dell’inclusione in cui da sempre crede. A rendere unica Msd - conclude - è il valore che genera per la società e l’economia italiana, nonché l’attenzione verso i dipendenti e le loro famiglie e io sono onorata di farne parte”.
Damasco, 9 gen. (Adnkronos/Afp) - Gli scontri tra gruppi sostenuti dalla Turchia e le forze guidate dai curdi hanno causato la morte di 37 persone nella regione settentrionale di Manbij, in Siria. Lo ha reso noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede in Gran Bretagna, che ha parlato di "feroci battaglie, nelle ultime ore, nella zona di Manbij, tra le Forze democratiche siriane (guidate dai curdi) e le fazioni dell'Esercito nazionale (sostenute dalla Turchia), che combattono con copertura aerea turca". L'osservatorio ha affermato che gli attacchi "hanno ucciso 37 persone in un bilancio preliminare", per lo più combattenti sostenuti dalla Turchia.