"Si era chiusa in camera a chiave nel pomeriggio e sono uscito – ha raccontato ai carabinieri il fidanzato della ragazza -. Quando sono tornato la porta era ancora chiusa e lei non rispondeva. L’ho buttata giù e Sigrid era a terra. Immobile"
Morire di droga per la curiosità di provare l’eroina. È quanto accaduto a Sigrid Arianna Macrì, una ragazza di 25 anni trovata morta giovedì nella sua casa di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, a causa di un’overdose. Come scrive il Corriere della Sera la ragazza era di origini argentine, lavorava come cameriera stagionale in Germania e non era una tossicodipendente. Era tornata in Italia per passare un periodo di vacanza con il suo fidanzato ed è stato proprio lui a ritrovarla senza vita: “Si era chiusa in camera a chiave nel pomeriggio e sono uscito – ha raccontato ai carabinieri il giovane -. Quando sono tornato la porta era ancora chiusa e lei non rispondeva. L’ho buttata giù e Sigrid era a terra. Immobile“.
Il ragazzo ha chiamato subito il 118 ma quando i soccorritori sono arrivati per la giovane non c’era più nulla da fare, era morta ormai da ore. Vicino al cadavere una siringa usata e tracce di droga. Secondo i carabinieri si tratta di eroina, forse la terribile “eroina gialla” che negli ultimi mesi ha fatto decine di vittime, soprattutto giovani, nel nord-est e in particolare in Veneto. A confermarlo o meno sarà l’autopsia, in programma nelle prossime ore e disposta dal sostituto procuratore Davide Romanelli. Saranno poi i test tossicologici ad accertare se la giovane si sia iniettata proprio l'”eroina gialla”, un tipo di droga particolarmente potente e proprio per questo potenzialmente letale.