Cultura

Backgammon, perché è il gioco più bello del mondo

Nello scorso mese di novembre, l’Archivio italiano dei Giochi di Udine ha organizzato una “cena con l’autore” (autore di giochi, intendo); l’ospite d’onore era Niek Neuwahl, olandese che da decenni vive a Firenze, autore fra i più noti a livello internazionale, diciamo quello che meglio di ogni altro coniuga il Gioco con il design e con l’arte.

Ebbene, a causa di un improvviso malanno, Niek non è potuto essere presente, ma ha comunque deliziato i presenti con una video-conversazione sul significato del Gioco. La domanda che Niek ha fatto a tutti è stata: “Qual è secondo voi il gioco più bello del mondo?

Ci sono state molte risposte diverse, con molteplici approcci e motivazioni brillanti. Per parte mia, mi son chiesto se da quel momento in poi mi fosse dato di giocare un solo gioco, quale avrei scelto. Così, senza esitare, ho risposto: “Per me il gioco più bello del mondo è il Backgammon”. E subito tutti a chiedermi di motivare. Senza voler ora entrare nel merito del fatto che se un gioco viene praticato, pur nelle varie evoluzioni che ha avuto, da circa 5mila anni, una buona ragione ci deve pur essere, a mio avviso il Backgammon è la perfetta sintesi di abilità e fortuna: quando vinci ti senti bravo, quando perdi ti senti sfortunato. In ogni caso la gratificazione è assicurata! Ma non è solo questo.

È anche la somiglianza che può avere con la vita, quella vera. La vita a volta ti mette alla prova, anche duramente e inaspettatamente, e tu devi cercare di affrontare al meglio ogni situazione. E questo è proprio quello che il Backgammon ti insegna: affrontare al meglio qualsiasi situazione. Tu lanci i dadi e non hai controllo sull’esito del tiro, per quanto brutta/sfortunata possa essere la situazione, devi sempre cercare di ricavarne il meglio possibile: si tratta di ottimizzare gli alti e bassi della fortuna, di governarli. E sul lungo termine, chi prende le decisioni migliori vince di più. Questa attitudine, questo “allenamento”, mi ha molto aiutato nella vita: non puoi cambiare le “carte” che la vita ti distribuisce, ma devi sempre affrontare la situazione al meglio, senza farti prendere dal panico, senza mai cedere e pensando, se necessario, anche in modo “laterale”.

Ora, il Backgammon ha la sua “regina” (The Queen, appunto), si chiama Akiko Yazawa e tutti le vogliono bene. Qualche settimana dopo la cena a Udine è uscita una sua intervista, in cui racconta brevemente la sua storia in un video che ho rivisto più volte, ogni volta trattenendo a stento la commozione. Un video che conferma le mie ipotesi di relazione fra il Backgammon e la vita, che si chiama infatti Backgammon taught me everything (Il Backgammon mi ha insegnato tutto) ed è disponibile solo in inglese; il Backgammon l’ha aiutata infatti a prendere le decisioni giuste quando le sue probabilità di sopravvivenza non erano delle migliori e il Backgammon è stato anche la sua ancora nella sofferenza e il modo con cui ha voluto lasciare un segno del suo passaggio nel mondo. Uscita dalla sala operatoria (nel 2013) ha dichiarato che si sarebbe impegnata per diventare Campione del Mondo e già nel 2014, ancora sofferente e provata dalle cure, ha partecipato al Mondiale di Monte Carlo e incredibilmente lo ha vinto, superando il dolore, la fatica e lo stress e prevalendo solo negli ultimissimi tiri in una tesissima finale durata ben otto ore. Nel 2018, ormai guarita, si è ripetuta, una dei pochissimi che si sono aggiudicati due volte il mondiale: brava Akiko! Sei un esempio per tutti… che i dadi ti siano sempre propizi.

When it comes to the dice, there is nothing you can do to control the outcome, but you take what you get and choose the best moves you can, one after the other, to obtain victory. That is the appeal of Backgammon”, Akiko Yazawa

(Con i dadi, non c’è niente che puoi fare per controllare il risultato, ma prendi quello che hai e scegli le mosse migliori che puoi, una dopo l’altra, per vincere. Questo è il fascino del Backgammon!)

E secondo voi, qual è il gioco più bello del mondo? Se ne avete voglia scrivetelo, magari spiegando il vostro perché e la logica che vi porta a quella scelta.