Tecnologia

Samsung, addio imballaggi e confezioni inquinanti. Dal 2019 verranno impiegate bio-plastiche e materiali eco-compatibili

Samsung ha annunciato la svolta ambientalista nel confezionamento di tutti i suoi prodotti. È stata attivata una task force di specialisti che eliminerà la plastica dagli imballaggi e la rimpiazzerà con plastica riciclata o bioplastica, e materiali in fibra certificati.

Gli oggetti hi-tech come smartphone, tablet, indossabili e persino gli elettrodomestici, non inquinano solo quando devono essere smaltiti. I potenziali danni che possono provocare all’ambiente iniziano non appena li togliamo dalla confezione, che è spesso realizzata con materiali a base di sostanze inquinanti. Samsung ha annunciato l’attuazione di un piano industriale per rimediare a questo problema. Fin da subito inizierà a sostituire i materiali di imballaggio in plastica con carta e plastica riciclata ecosostenibili. L’obiettivo è di rivoluzionare entro i primi sei mesi di quest’anno il packaging dei prodotti (le scatole in cui vengono spediti). Entro il prossimo anno poi l’azienda sud coreana intende usare solo materiali di imballaggio in carta certificati, ed entro il 2030 promette di raggiungere quota 500mila tonnellate di plastica riciclata.

Il progetto richiede investimenti in molti settori, perché prevede la progettazione integrale di tutto il packaging. Ecco perché ha costituito una task force che coinvolge progettazione e sviluppo, acquisti, marketing e controllo di qualità. Gli esperti dovranno valutare e mettere in pratica alternative ecologiche e innovative per il confezionamento dei prodotti.

Per comprende la complessità del progetto, basti dire che l’azienda intende rimpiazzare con soluzioni non inquinanti anche le bustine di plastica sottile in cui sono “imbustati” i prodotti, le pellicole protettive apposte per esempio sugli schermi di smartphone e tablet. Per quanto riguarda le bustine, quelle attuali saranno rimpiazzate con prodotti di forma e funzione analoga, ma realizzati con materiali riciclati e bioplastiche.

Inoltre intende mettere mano al design dei caricabatterie, rivestendoli con plastica opaca invece che lucida. Ovviamente saranno poi rivisti i “vassoi” su cui vengono messi smartphone e tablet all’interno delle rispettive scatole.

Sono previsti interventi anche nell’impiego della carta: entro il 2020 Samsung intende usare solo materiali in fibra certificati da organizzazioni ambientali come il Forest Stewardship Council, nel rispetto del Programme for the Endorsement of Forest Certification Scheme e la Sustainable Forestry Initiative per il packaging e i manuali.

Gyeong-bin Jeon, responsabile del Global Customer Satisfaction Center di Samsung, ha sottolineato che l’azienda si impegna a “riciclare le risorse e a ridurre al minimo l’inquinamento proveniente dai nostri prodotti. Adotteremo materiali più ecosostenibili anche se significherà un aumento dei costi”.

I consumatori possono dare il loro contributo all’ambiente buttando i piccoli prodotti non più in uso negli appositi raccoglitori, o consegnandoli nei punti vendita, che hanno l’obbligo di accettarli e smaltirli gratuitamente, senza che il cliente debba comprare qualcosa in cambio.