L'ex deputata prodiana: "La Procura dei minori si è mossa sulla base della legge 47/2017 e c'è anche la Convenzione dei diritti per l'infanzia delle Nazioni unite, che l’Italia ha sottoscritto e recepito. Rischiamo di essere portati su tutti i tavoli internazionali per questa doppia violazione"
L’articolo 3 della la legge 47/2017 recita: “In nessun caso può disporsi il respingimento alla frontiera di minori stranieri non accompagnati”. Per questo motivo il governo italiano dovrebbe far sbarcare immediatamente i minori non accompagnati che sono a bordo della Sea Watch 3, la nave della ong tedesca ferma a un miglio dalle coste siracusane. “La mia legge è stata profetica e in particolare l’articolo 3 parla chiaro: Salvini sta violando quella legge”, spiega Sandra Zampa, ex deputata del Pd e ora nel Consiglio italiano dei rifugiati che nel 2013 firmò la proposta di legge.
Per l’autrice della norma – che nel 2017 aveva criticato l’accordo firmato dal suo compagno di partito Marco Minniti con la Libia perché consente alla Guardia costiera di Tripoli di riportare indietro anche i minori – nell’espressione ‘in nessun caso’ c’è tutto”, e aggiunge il riferimento al “rischio di danni gravi per il minore” (indicato nello stesso articolo) come ulteriore motivo di tutela e non respingimento. “Non a caso la Procura dei minori si è mossa sulla base di questa legge – continua Zampa – e c’è anche la Convenzione dei diritti per l’infanzia delle Nazioni unite, che l’Italia ha sottoscritto e recepito. Rischiamo di essere portati su tutti i tavoli internazionali per questa doppia violazione”.
Ma il punto della questione è anche politico. Perché, come ha ricordato l’ex deputata prodiana, il provvedimento fu modificato e approvato con il voto di tutti i partiti tranne Fratelli d’Italia e Lega, mentre Forza Italia votò in parte. “Ma soprattutto votarono a favore i 5 Stelle – sottolinea Zampa – Ora quindi si stanno mettendo sotto i piedi una delle pochissime leggi che hanno votato”.