“Vendesi azienda agricola di circa 22 ettari fra pascoli, seminativi, boschi e orti con annessa tipica borgata alpina (Batuira) parzialmente ristrutturata”. È l’annuncio comparso su Subito.it, dove si può acquistare, tra le altre cose, anche un’intero borgo alpino del Cuneese, al prezzo di 360mila euro: Batuira, questo il nome della borgata, che fa parte del Comune di Castelmagno, patria dell’omonimo formaggio Dop tra i più noti al mondo. “Ha lo stesso prezzo di un bilocale in un quartiere medio di Milano, Roma o Torino“, ha commentato soddisfatto il presidente dell’Uncem, l’Unione nazionale Comune, comunità ed enti montani, Marco Bussone.
Si tratta di un paesino arroccato sulle montagne, a 1.600 metri d’altezza, con tanto di baite in pietra e legno, stalle, magazzini, terreni e pascoli, per un totale, appunto, di ben 22 ettari. “Si può fare impresa, agricola e turistico-ricettiva. Una bella proposta per giovani e meno giovani, nel noto paese che dà il nome a un formaggio Dop tra i più noti al mondo”, aggiunge l’Uncem. “È importante ci sia un mercato attorno a interi borghi, dal Piemonte alla Sicilia”. “I cambiamenti climatici – continua Bussone – spingeranno molte persone, nei prossimi trent’anni, a vivere fuori dalle aree urbane e questi borghi possono essere la soluzione, purché ci siano agevolazioni, su tutte supporti finanziari per chi acquista, meno burocrazia per il recupero architettonico e agevolazioni fiscali per le imprese che rivitalizzano questi borghi”.
Ad accendere i riflettori sui borghi italiani ci aveva pensato nei giorni scorsi anche la Cnn, con un articolo apparso sul canale Travel dedicato ai paesi da rivitalizzare, tra cui Carrega Ligure (Alessandria), Borgomezzavalle (Verbano-Cusio-Ossola) e molti borghi siciliani e sardi.