Doveva essere una festa il congresso costitutivo di +Europa, organizzato al Marriott Hotel di Milano lo scorso weekend con l’intento di individuare il nuovo segretario del neonato partito. Ma le polemiche esplose nelle scorse ore rischiano di avvelenare il clima interno alla formazione alleata del pd. Secondo le accuse di diversi attivisti, l’elezione di Benedetto Della Vedova alla leadership di +Europa è stata condizionata dalla presenza di vere e proprie “truppe cammellate” mobilitate con l’obiettivo di portarlo alla vittoria. Un sospetto che serpeggiava tra le fila di molti partecipanti al congresso già prima della votazione finale. E che, al momento della proclamazione, si è trasformato in fischi e contestazioni. Nel mirino sono finiti alcuni esponenti meridionali del Centro Democratico di Bruno Tabacci, considerato vicino a Della Vedova e la cui lista è risultata la più votata. Fra questi c’è Fabrizio Ferrandelli, partito dalla Sicilia con una delegazione di circa 200 persone per sostenere Tabacci. Uno scrutatore racconta al fattoquotidiano.it: “Sicuramente c’è stato qualche episodio del genere, si vedeva che c’era qualche famigliola portata lì a votare. Ma si tratta di numeri molto ridotti”.
Le accuse degli attivisti e la risposta di +Europa
Benedetto Della Vedova è stato eletto segretario con il 55,7 percento dei voti (1278), avendo la meglio sullo storico leader radicale Marco Cappato (30,2 percento con 693 voti) e sul deputato di +Europa Alessandro Fusacchia (14,1 percento e 324 voti). Una vittoria che però non è andata giù a molti sostenitori di Cappato, i quali hanno subito denunciato il ritorno a metodi tipici della Democrazia cristiana. Secondo alcuni testimoni, tra la notte di sabato 26 e la mattina di domenica 27 sono arrivati a Milano diversi pullman di persone provenienti dal Sud Italia con l’obiettivo di condizionare l’elezione del segretario. Un racconto confermato nelle scorse ore anche da una testimonianza raccolta da Tpi: “Mi sono iscritto pochi giorni fa” al congresso perché “me l’hanno chiesto e mi hanno suggerito chi andare a votare”, ha dichiarato Giovanni, 65 anni, proveniente dal Cilento. In cambio del voto, l’uomo avrebbe ottenuto viaggio e albergo pagati. C’è chi assicura che si tratterebbe di centinaia di persone. Numeri alla mano, gli iscritti al congresso sono passati nell’ultimo giorno da 1817 a 2316. Un fatto che dall’ufficio stampa del partito definiscono “normale”, perché “non tutti possono permettersi di soggiornare a Milano per tre giorni, c’è chi è arrivato domenica solo per l’elezione del segretario”. Sul caso delle presunte truppe cammellate, invece, si definiscono “parte lesa, qualora fosse vero”. Una delle ipotesi è che si tratti di alcuni membri del gruppo di Paola Radaelli (la candidata filosalviniana alla segreteria di +Europa, esclusa prima del congresso per delle irregolarità), “i quali potrebbero essersi comunque organizzati per venire a Milano”. A fare da sfondo alle polemiche, infatti, c’è il suo tentativo di scalata esterna al partito, che è stato accompagnato nelle scorse settimane da un’improvvisa impennata dei tesseramenti, passati da meno di 2mila a quasi 5mila.
Uno scrutatore: “Famigliole portate lì a votare”
Un’ulteriore conferma della presenza di “estranei” arrivati al congresso senza neanche sapere bene il motivo per cui fossero stati portati lì è fornita da uno scrutatore di Napoli, Silvestro Gallipoli. “Sicuramente ci sono stati episodi del genere, si vedeva che c’era qualche famigliola portata lì a votare. Ma rispetto alla massa di ragazzi presenti e al loro entusiasmo, è stato davvero poco influente dal punto di vista numerico”, ha detto al fatto.it. “Io ho vissuto i tempi della Democrazia cristiana e conosco queste cose. È un modo di fare politica di altri tempi, gente che faceva i congressi ai tempi di Andreotti e organizzava pullman di ogni tipo”. Un malcostume, spiega, che deve essere spazzato via. “Nel mio seggio hanno votato 133 persone, di sospetti ne avrò notati al massimo una decina. Se vengono padre, madre e figlio uno dietro l’altro, e confabulano davanti al seggio su cosa votare, è evidente il motivo per cui sono lì. Mica sono nato ieri”. Per quanto riguarda la provenienza, Gallipoli conferma che si è trattato soprattutto di campani e siciliani. Ma aggiunge: “I casi sospetti, almeno per quanto mi riguarda, sono stati davvero pochi. Piuttosto dobbiamo impegnarci a cambiare la mentalità dei vecchi democristiani che sono con noi”.
Della Vedova: “I voti di Tabacci? Non così tanti”
Sulla faccenda è intervenuto anche lo stesso Della Vedova. Durante il suo discorso di ringraziamento dal palco, infatti, non sono mancate le proteste, fra chi minacciava di stracciare la tessera e chi puntava il dito contro la lista di Centro Democratico.“I voti di Bruno Tabacci che mi sono serviti per vincere questo congresso non sono poi così tanti”, ha risposto il neo-segretario. “Ma io sono felice che in questo congresso la sua lista abbia fatto tantissimi voti, perché ha portato tantissimi iscritti e persone”. Assente al momento della proclamazione Marco Cappato, che in post su Facebook ha ringraziato chi ha partecipato “per davvero al congresso”, assicurando comunque il suo sostegno a Della Vedova. A tentare di placare le polemiche è stato anche lo stesso leader del Centro Democratico (confluito in +Europa prima delle scorse elezioni per permettere alla lista di Emma Bonino di presentarsi senza l’obbligo di raccogliere le firme necessarie): “Ho sentito parlare di un congresso a tavolino. Come sia possibile gestire a tavolino un congresso di 5mila iscritti io non lo so”. E a proposito dei presunti pullman arrivati dal mezzogiorno, Tabacci ha risposto così: “Adesso che si metta in discussione come la gente debba arrivare al congresso è una cosa di una banalità totale”.
Cappato: “Della Vedova e Fusacchia presentino esposto insieme a me”
Nonostante il sostegno espresso su Facebook, lo sfidante sconfitto ha chiesto che venga fatta chiarezza sull’entità del caso: “E’ bene affrontare la questione con il massimo rigore – ha scritto in un comunicato – il voto a un congresso di partito deve essere libero, informato e consapevole, non meno del voto alle elezioni, ed è responsabilità di ciascun dirigente e ciascun iscritto difendere tale principio. Per questo – ha aggiunto – propongo a Benedetto Della Vedova e a Alessandro Fusacchia di andare insieme a presentare un esposto affinché siano le autorità competenti a verificare la veridicità e l’entità dei fatti e la loro rilevanza sotto il profilo legale. Il mio (e spero il nostro) obiettivo non è quello di mettere in discussione i risultati del Congresso, ma consentire a Più Europa (e a qualsiasi altro partito) di difendersi da pratiche che hanno contribuito a logorare la credibilità della politica, e alle quali è necessario avere l’ambizione di essere non solo estranei, ma alternativi”.
Politica
+Europa, l’accusa: “Truppe cammellate di Tabacci per far vincere Della Vedova”. Lo scrutatore: “Famigliole portate a votare”
Fischi e contestazioni durante la proclamazione del neo segretario. Secondo diversi attivisti, l’elezione dè stata condizionata dalla presenza di esponenti meridionali del Centro Democratico arrivati con gli autobus. Fra questi c'è Fabrizio Ferrandelli, partito dalla Sicilia con una delegazione di circa 200 persone. L'ex assessore di Milano: "Che si metta in discussione come la gente debba arrivare al congresso è una cosa di una banalità totale”
Doveva essere una festa il congresso costitutivo di +Europa, organizzato al Marriott Hotel di Milano lo scorso weekend con l’intento di individuare il nuovo segretario del neonato partito. Ma le polemiche esplose nelle scorse ore rischiano di avvelenare il clima interno alla formazione alleata del pd. Secondo le accuse di diversi attivisti, l’elezione di Benedetto Della Vedova alla leadership di +Europa è stata condizionata dalla presenza di vere e proprie “truppe cammellate” mobilitate con l’obiettivo di portarlo alla vittoria. Un sospetto che serpeggiava tra le fila di molti partecipanti al congresso già prima della votazione finale. E che, al momento della proclamazione, si è trasformato in fischi e contestazioni. Nel mirino sono finiti alcuni esponenti meridionali del Centro Democratico di Bruno Tabacci, considerato vicino a Della Vedova e la cui lista è risultata la più votata. Fra questi c’è Fabrizio Ferrandelli, partito dalla Sicilia con una delegazione di circa 200 persone per sostenere Tabacci. Uno scrutatore racconta al fattoquotidiano.it: “Sicuramente c’è stato qualche episodio del genere, si vedeva che c’era qualche famigliola portata lì a votare. Ma si tratta di numeri molto ridotti”.
Le accuse degli attivisti e la risposta di +Europa
Benedetto Della Vedova è stato eletto segretario con il 55,7 percento dei voti (1278), avendo la meglio sullo storico leader radicale Marco Cappato (30,2 percento con 693 voti) e sul deputato di +Europa Alessandro Fusacchia (14,1 percento e 324 voti). Una vittoria che però non è andata giù a molti sostenitori di Cappato, i quali hanno subito denunciato il ritorno a metodi tipici della Democrazia cristiana. Secondo alcuni testimoni, tra la notte di sabato 26 e la mattina di domenica 27 sono arrivati a Milano diversi pullman di persone provenienti dal Sud Italia con l’obiettivo di condizionare l’elezione del segretario. Un racconto confermato nelle scorse ore anche da una testimonianza raccolta da Tpi: “Mi sono iscritto pochi giorni fa” al congresso perché “me l’hanno chiesto e mi hanno suggerito chi andare a votare”, ha dichiarato Giovanni, 65 anni, proveniente dal Cilento. In cambio del voto, l’uomo avrebbe ottenuto viaggio e albergo pagati. C’è chi assicura che si tratterebbe di centinaia di persone. Numeri alla mano, gli iscritti al congresso sono passati nell’ultimo giorno da 1817 a 2316. Un fatto che dall’ufficio stampa del partito definiscono “normale”, perché “non tutti possono permettersi di soggiornare a Milano per tre giorni, c’è chi è arrivato domenica solo per l’elezione del segretario”. Sul caso delle presunte truppe cammellate, invece, si definiscono “parte lesa, qualora fosse vero”. Una delle ipotesi è che si tratti di alcuni membri del gruppo di Paola Radaelli (la candidata filosalviniana alla segreteria di +Europa, esclusa prima del congresso per delle irregolarità), “i quali potrebbero essersi comunque organizzati per venire a Milano”. A fare da sfondo alle polemiche, infatti, c’è il suo tentativo di scalata esterna al partito, che è stato accompagnato nelle scorse settimane da un’improvvisa impennata dei tesseramenti, passati da meno di 2mila a quasi 5mila.
Uno scrutatore: “Famigliole portate lì a votare”
Un’ulteriore conferma della presenza di “estranei” arrivati al congresso senza neanche sapere bene il motivo per cui fossero stati portati lì è fornita da uno scrutatore di Napoli, Silvestro Gallipoli. “Sicuramente ci sono stati episodi del genere, si vedeva che c’era qualche famigliola portata lì a votare. Ma rispetto alla massa di ragazzi presenti e al loro entusiasmo, è stato davvero poco influente dal punto di vista numerico”, ha detto al fatto.it. “Io ho vissuto i tempi della Democrazia cristiana e conosco queste cose. È un modo di fare politica di altri tempi, gente che faceva i congressi ai tempi di Andreotti e organizzava pullman di ogni tipo”. Un malcostume, spiega, che deve essere spazzato via. “Nel mio seggio hanno votato 133 persone, di sospetti ne avrò notati al massimo una decina. Se vengono padre, madre e figlio uno dietro l’altro, e confabulano davanti al seggio su cosa votare, è evidente il motivo per cui sono lì. Mica sono nato ieri”. Per quanto riguarda la provenienza, Gallipoli conferma che si è trattato soprattutto di campani e siciliani. Ma aggiunge: “I casi sospetti, almeno per quanto mi riguarda, sono stati davvero pochi. Piuttosto dobbiamo impegnarci a cambiare la mentalità dei vecchi democristiani che sono con noi”.
Della Vedova: “I voti di Tabacci? Non così tanti”
Sulla faccenda è intervenuto anche lo stesso Della Vedova. Durante il suo discorso di ringraziamento dal palco, infatti, non sono mancate le proteste, fra chi minacciava di stracciare la tessera e chi puntava il dito contro la lista di Centro Democratico.“I voti di Bruno Tabacci che mi sono serviti per vincere questo congresso non sono poi così tanti”, ha risposto il neo-segretario. “Ma io sono felice che in questo congresso la sua lista abbia fatto tantissimi voti, perché ha portato tantissimi iscritti e persone”. Assente al momento della proclamazione Marco Cappato, che in post su Facebook ha ringraziato chi ha partecipato “per davvero al congresso”, assicurando comunque il suo sostegno a Della Vedova. A tentare di placare le polemiche è stato anche lo stesso leader del Centro Democratico (confluito in +Europa prima delle scorse elezioni per permettere alla lista di Emma Bonino di presentarsi senza l’obbligo di raccogliere le firme necessarie): “Ho sentito parlare di un congresso a tavolino. Come sia possibile gestire a tavolino un congresso di 5mila iscritti io non lo so”. E a proposito dei presunti pullman arrivati dal mezzogiorno, Tabacci ha risposto così: “Adesso che si metta in discussione come la gente debba arrivare al congresso è una cosa di una banalità totale”.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.