L'azienda sudcoreana Samsung ha avviato la produzione di chip di archiviazione per smartphone da 1 TB, che metteranno a disposizione 20 volte lo spazio delle attuali memorie interne da 64 GB. I nuovi chip saranno anche 10 volte più veloci delle schede microSD più usate e destinati innanzitutto ai costosi top di gamma.
Lo spazio di archiviazione a disposizione sugli smartphone non è mai sufficiente. Così siamo costretti di tanto in tanto a cancellare foto, video e app per liberare qualche megabyte. Ecco allora una buona notizia. Samsung ha annunciato di avere avviato la produzione in serie di un chip di memoria per smartphone da 1 terabyte. Tecnicamente si tratta di uno Universal Flash Storage (eUFS) 2.1 e il vantaggio che apporta è di ampliare lo spazio di memorizzazione di 20 volte rispetto alle memorie interne da 64 GB.
Oggi la maggior parte degli smartphone ha capacità di archiviazione compresa fra 32 e 64 GB, i modelli più lussuosi hanno 128 o 256 GB di spazio. Con 1 TB sarà quadruplicato. Che cosa potrete memorizzare in tanto spazio? Per esempio, 260 video di 10 minuti in formato 4K UHD (3840 × 2160), contro i 13 video identici che saturerebbero una memoria da 64 GB, il taglio più diffuso oggi sui prodotti di fascia alta.
Di fatto è un passaggio che avvicina la prospettiva di avere sul telefonino uno spazio analogo a quello che si ha, per esempio, su un notebook, come sottolinea Cheol Choi di Samsung: “L’eUFS da 1 TB dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel portare un’esperienza utente simile a un notebook alla prossima generazione di dispositivi mobili”.
La novità di Samsung arriva a quattro anni dall’introduzione della prima eUFS da 128 gigabyte, e i nuovi chip saranno identici agli attuali sotto l’aspetto dell’ingombro. L’azienda sud coreana, infatti, ha aumentato la capacità di archiviazione senza modificare le dimensioni del chip, che resta di 11,5 mm x 13,0 mm. Tecnicamente parlando, il trucco sta nel sovrapporre diversi strati di memoria come una pigna di fogli. Per la soluzione eUFS da 1 TB i livelli sono 16, e per recuperare i dati archiviati è stato progettato un controller proprietario ad hoc.
Le novità non finiscono qui, perché oltre ad essere capiente, il nuovo chip è anche molto veloce, per permettere di trasferire grandi quantità di contenuti multimediali in un tempo ridotto rispetto alle soluzioni attuali. Nel comunicato ufficiale si parla di velocità di picco di 1.000 megabyte al secondo (MB/s). Tradotto in termini pratici, è 10 volte la velocità di una tipica scheda microSD che oggi si usa per espandere lo spazio di archiviazione dello smartphone.
La produzione sarà avviata nello stabilimento di Pyeongtaek (Corea del Sud) durante la prima metà del 2019. I primi smartphone arriveranno presumibilmente a partire dalla seconda metà dell’anno, ma mettevi il cuore in pace: le prime soluzioni con 1 TB di spazio saranno i top di gamma, che notoriamente hanno prezzi molto salati.