Televisione

Sanremo 2019, Paragone: “Farò interrogazione in Vigilanza Rai sul conflitto di interessi del cerchio magico Baglioni-Salzano”

Da viale Mazzini però, erano già arrivati martedì chiarimenti a riguardo: "In questa edizione del Festival, quasi 4 artisti in gara su 10 (il 37%) sono prodotti da aziende indipendenti, una scelta volta a premiare l’innovazione, il merito e la crescita dell’industria musicale, e non sussiste alcun conflitto di interessi”

di F. Q.

Quando manca poco meno di una settimana dall’inizio del Festival di Sanremo 2019, a conquistare la scena è la notizia di un presunto conflitto di interessi all’Ariston, dopo che Striscia la notizia che ha segnalato la presenza in gara di undici artisti legati in qualche modo all’agenzia di Claudio Baglionila Friends and Partners di Ferdinando Salzano. Il senatore del Movimento 5 stelle Gianluigi Paragone, capogruppo in Vigilanza Rai, ha annunciato un’interrogazione all’amministratore delegato Fabrizio Salini e al direttore di Rai1 Teresa De Santis per chiedere chiarimenti a riguardo: “Se, come emerge in queste ore – spiega Paragone – Salzano ha in gara oltre dieci artisti più quelli che saranno ospitati più Claudio Baglioni che sarà il direttore artistico, è ovvio che c’è qualcosa che non va. Parliamo, vale la pena ricordarlo, di scelte fatte ben prima del nostro arrivo, ma questo non toglie che sia necessaria una spiegazione. Il cerchio magico Baglioni-Salzano si regge sulla casa discografica Sony e in un mercato come quello musicale, che già non vive tempi semplicissimi, è assurdo pensare di dare una fetta così ampia del Festival di Sanremo a un solo protagonista”

“Gestire super ospiti, avere più artisti in gara, significa nuovi dischi, serate televisive, organizzare tournée e relativa biglietteria – prosegue -. Vuol dire prendersi una grossa fetta di mercato generato dal Festival. Allora, se un gran pezzo della discografia in gara è in conflitto di interessi con il suo direttore artistico, in conflitto di interessi con il suo manager Ferdinando Salzano è necessario approfondire la questione. Il Festival è un momento importante, per la musica, per gli italiani. È giusto che lo sia per tutti, non solo per alcuni”.

Da viale Mazzini però, erano già arrivati martedì chiarimenti a riguardo: “In questa edizione del Festival, quasi 4 artisti in gara su 10 (il 37%) sono prodotti da aziende indipendenti, una scelta volta a premiare l’innovazione, il merito e la crescita dell’industria musicale”. Per quanto attiene alle polemiche legate al rapporto familiare tra una propria dirigente e l’addetta stampa di F&P, la Rai ribadisce che “non sussiste alcun conflitto di interessi”. Peraltro la negoziazione dei contratti con gli artisti del calibro di Baglioni “viene sottoposta ad altri cinque ulteriori step di verifica prima della formalizzazione”. “La caratura artistica e professionale di Claudio Baglioni, come ha dimostrato l’esperienza dello scorso anno”, è per la Rai “garanzia di rispetto del principio di trasparenza e di imparzialità nella scelta dei partecipanti alla 69esima edizione del Festival”.

“L’esclusione di qualsiasi conflitto di interessi è una condizione imprescindibile per la Rai nella stipula di tutti i contratti di collaborazione. Un principio inserito – si legge in una nota – anche all’interno degli accordi presi con Baglioni, così come è avvenuto con i suoi predecessori. Il criterio di trasparenza è un elemento cardine dell’offerta del servizio pubblico e del rapporto tra Rai e direttore artistico, in un contesto, quello di Sanremo, in cui fondamentali sono il giudizio insindacabile sul valore dell’offerta musicale e sulla qualità dello spettacolo affidata ad una commissione composta da cinque esperti oltre al direttore artistico”.

Nel contratto “l’Azienda – prosegue la nota- prende atto delle dichiarazioni formulate da Baglioni sotto la propria responsabilità. Egli dichiara infatti di avere un contratto di natura editoriale con una etichetta discografica ed uno per la realizzazione di spettacoli musicali dal vivo, prodotti e commercializzati dalla F&P Group srl e dalla Friends & Partners spa”. Come da contratto, qualora dovessero emergere situazioni “di incompatibilità e/o conflitto di interessi” la Rai avrebbe “il diritto insindacabile di sostituirlo negli incarichi, senza alcun indennizzo”. Quanto agli ospiti, si sottolinea – inoltre – che F&P” non cura il managment di nessuno degli artisti presenti a Sanremo, ma soltanto gli eventi live di alcuni di loro. Dalla Rai si precisano anche che “ogni selezione editoriale deve tenere conto delle peculiarità del mercato musicale italiano, un ambito fortemente concentrato, con la stragrande maggioranza degli artisti gestiti da un ventaglio molto ristretto di società”.

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