Gli aerei potrebbero un giorno volare senza bisogno del GPS, grazie a un progetto inaugurato ieri e che sarà sviluppato in Sardegna. Si chiama “BAT: sistema innovativo di navigazione aerea basato su sistema inerziale”, e ha preso il via grazie a un investimento congiunto di 8 milioni e 200 mila euro da parte della Regione e del Ministero dello Sviluppo Economico.
Il progetto è curato dall’azienda Wes Trade di Malta, dall’italiana Gem Elettronica (specializzata nella realizzazione di sistemi di posizionamento e navigazione) e dall’azienda di consulenza Lion Consulting. Coinvolte nel progetto anche l’azienda aerospaziale Airbus e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna (DASS). L’obiettivo è il perfezionamento di un sistema di rilevazione satellitare e navigazione aerea in grado di funzionare anche senza il segnale GPS. In pratica l’idea consiste nell’installare sugli aerei sensori capaci di stimare la posizione e la velocità dei velivoli sfruttando la rotazione dell’asse terrestre. In questo modo non solo si potrà fare a meno del GPS, ma l’attività di volo sarà anche più sicura e precisa.
Per capire meglio di che cosa parliamo, bisogna riepilogare in sintesi che cos’è un sistema di navigazione inerziale. È una tecnica che indica la posizione di un oggetto in qualunque punto e in ogni momento. Il calcolo viene effettuato in tempo reale, tenendo conto di orientamento, velocità e quota. Sono appositi sensori a effettuare queste misure. La differenza fra i sistemi che si appoggiano al GPS e quelli a cui lavoreranno gli scienziati di BAT è che nel primo caso si deve fare riferimento ai satelliti per determinare la posizione. Nel momento in cui il segnale satellitare è oscurato per vari motivi (una tempesta geomagnetica, per esempio) il calcolo della posizione diventa problematico.
BAT, invece, intende usare come punto di riferimento la rotazione dell’asse terrestre, ossia quella linea immaginaria di congiungimento dei due poli della Terra, attorno alla quale il nostro pianeta compie il suo moto di rotazione. I ricercatori promettono che la misurazione così ottenuta avrà una precisione millimetrica. Il sistema di navigazione inerziale non è inedito, per esempio è già impiegato nella navigazione. L’idea è di sfruttarlo in ambito aeronautico come soluzione alternativa al GPS.
Il team che lavorerà al progetto impiegherà le risorse altamente qualificate del settore aerospaziale che sono già disponibili in Sardegna, che ricordiamo è la sede del Sardinia Radio Telescope, la più moderna e tecnologica antenna parabolica d’Europa per lo studio delle emissioni radio provenienti dai corpi celesti e per applicazioni di Scienze spaziali e di geodinamica.
Le fasi su cui si svilupperà BAT sono sette. Si parte con la progettazione del sistema integrato, quindi si passerà alla realizzazione meccanica dello stesso, e alla programmazione del software di controllo. A questo punto sarà necessario predisporre una infrastruttura di test in cui effettuare le sperimentazioni, quindi si arriverà alle fasi conclusive, con la registrazione, l’analisi e la sintesi dei risultati.
Uno degli aspetti più importanti di questo progetto sul piano economico è che, se tutto andrà come previsto e i rilevatori per velivoli verranno commercializzati, la loro produzione si terrà in Sardegna, con fabbriche e posti di lavoro che arricchiranno l’isola.