Ricordate la vicenda dell’obbligo di iscrizione all’ordine dei fisici? Pochi giorni dopo la pubblicazione del post ho ricevuto una “nota di chiarimento” della Federazione nazionale degli Ordini dei chimici e dei fisici, che potete leggere a questi link: pagina 1, pagina 2.
Il “chiarimento” è anche completo di un elenco di mie presunte “false dichiarazioni”, che esamineremo: a mio parere però è la parte di chiarimento quella più preoccupante, perché in realtà alimenta il bisogno di far luce sulle diverse sfaccettature di questa vicenda e il dubbio che forse sia la Federazione a doversi informare meglio su vari aspetti della questione. Ma andiamo per gradi.
1. L’obiezione alla mia prima presunta “falsa dichiarazione” è che l’ordine non è nuovissimo, in quanto l’ordine dei chimici risale al 1928. Mi stupisco, perché ho chiaramente parlato di “ordine federato dei fisici e dei chimici”; mi stupisco ancor di più quando scopro che la Federazione ritiene invece nuovissima la professione di fisico, che invece già esiste come professione “non regolamentata e non sanitaria“ e i cui ambiti di competenza sono stati definitivamente individuati a norma Uni dal 7 settembre 2017.
Siamo d’accordo sul fatto che la professione “regolamentata sanitaria“ del fisico sia una novità della legge Lorenzin, ma molto meno sul fatto che questa professione sia stata già definita al punto da far partire la campagna di iscrizioni forzose. Non basta infatti estendere ai fisici le norme previste per i chimici: la legge parla delle “professioni di chimico e di fisico” come professioni sanitarie distinte, distinzione confermata dal successivo decreto ministeriale, che istituisce un unico albo ma separa nettamente le sezioni di chimica e di fisica. La distinzione arriva al punto che gli ambiti di competenza della professione regolamentata del fisico devono ancora essere definiti, tant’è vero che nella recente ordinanza di indizione degli esami di Stato la professione regolamentata del fisico non compare, mentre compare quella del chimico.
La Federazione cita invece “tutti coloro che hanno svolto attività riservate a fisici e chimici” e dice che il decreto individua già i requisiti per la loro iscrizione all’albo. Ma il decreto non li individua affatto: non solo i requisiti non sono ancora stati scritti, ma le attività riservate alla professione regolamentata del fisico non sono ancora state definite. A un certo punto, la Federazione afferma in modo sibillino che l’obbligo all’iscrizione dei sunnominati “tutti coloro” deriverebbe da non meglio specificati “effetti collaterali alla professione sanitaria”: cosa significa? quali sarebbero?
2. Riguardo alla seconda “falsa dichiarazione”, semplicemente non l’ho mai fatta: non ho scritto che gli Ordini hanno fini di lucro, mentre è noto che esistono interessi economici che ruotano intorno ad essi. Forse la Federazione non è al corrente dell’annoso e ricorrente dibattito sulla opportunità di eliminare gli ordini professionali, e del fatto che la questione degli interessi economici orbitanti ne sia uno degli argomenti principali.
3. La terza “falsa dichiarazione” sarebbe quella relativa al costo della quota di iscrizione, ma anche qui mi si attribuiscono tasti che non ho mai pigiato: nello specifico, una virgola e due zeri. Ho scritto 300, non 300,00, e chiunque abbia svolto “attività caratteristiche e riservate a fisici” dovrebbe sapere che mentre il secondo numero è arrotondato al centesimo, il primo è un ordine di grandezza che rappresenta una cifra intorno di 300 euro. Se la Federazione è curiosa di conoscere il costo dell’iscrizione, le è comunque sufficiente informarsi presso i vari ordini territoriali, fare la somma tra quota nazionale e quota territoriale e poi una media. Se l’ordine di grandezza di 300 euro è così lontano dalla realtà, mi dica allora la Federazione a quanto esso ammonta e senz’altro riporterò la cifra corretta.
Avendo chiarito la questione “false dichiarazioni”, ci tengo a restituire la cortesia indicando alcuni punti del “chiarimento” che non mi paiono poi così chiari. Riguardo ai pareri ministeriali, non si capisce perché la Federazione senta il bisogno di sottolineare di non aver ricevuto risposta definitiva dal ministero della Salute, fatto che non ha alcuna rilevanza rispetto al contenuto del post. Inoltre, Il Miur non ha chiesto parere al Consiglio universitario nazionale in seguito all’interpello della Federazione, ma in seguito alla richiesta giuntagli dal ministero della Salute.
Il Cun ha risposto al Miur (e non certo alla Federazione) il 5 dicembre, peraltro riservandosi di approfondire e sviluppare ulteriormente la questione, e ci risulta che pochissimi giorni dopo il Miur non solo abbia accolto il parere del Cun ma abbia anche immediatamente risposto al ministero della Salute (e non alla Federazione, naturalmente). Forse la Federazione potrebbe, intanto, informarsi presso il ministero della Salute sul contenuto della risposta inviata dal Miur.
In ultimo, nella lettera si riporta che l’istituzione dell’albo federato è il risultato di un percorso promosso anche “da associazioni scientifiche di fisici”. Ecco, sarebbe cosa certo gradita all’intera comunità dei fisici, in particolare ai ricercatori degli enti di ricerca e ai professori e ricercatori universitari, sapere quali sono queste associazioni e a nome di chi si sono mosse. Sicuramente in molti saranno ansiosi di ringraziarle, viste le vivaci reazioni che “il risultato” ottenuto sta suscitando (interpelli, petizioni, richieste di pareri ai ministeri, al Cun, alla ConPer,ecc.).
Con il “chiarimento” direi che è tutto. Riguardo invece alla situazione dal lato governativo sull’obbligo di iscrizione, restiamo in attesa degli ulteriori sviluppi, che potrebbero anche non tardare troppo: appuntamento a presto per un dettagliato report!
Alessandro Ferretti
Ricercatore universitario
Lavoro & Precari - 31 Gennaio 2019
Professioni sanitarie, il nuovo ordine dei fisici mi ha risposto. Ma fa ancora più confusione
Ricordate la vicenda dell’obbligo di iscrizione all’ordine dei fisici? Pochi giorni dopo la pubblicazione del post ho ricevuto una “nota di chiarimento” della Federazione nazionale degli Ordini dei chimici e dei fisici, che potete leggere a questi link: pagina 1, pagina 2.
Il “chiarimento” è anche completo di un elenco di mie presunte “false dichiarazioni”, che esamineremo: a mio parere però è la parte di chiarimento quella più preoccupante, perché in realtà alimenta il bisogno di far luce sulle diverse sfaccettature di questa vicenda e il dubbio che forse sia la Federazione a doversi informare meglio su vari aspetti della questione. Ma andiamo per gradi.
1. L’obiezione alla mia prima presunta “falsa dichiarazione” è che l’ordine non è nuovissimo, in quanto l’ordine dei chimici risale al 1928. Mi stupisco, perché ho chiaramente parlato di “ordine federato dei fisici e dei chimici”; mi stupisco ancor di più quando scopro che la Federazione ritiene invece nuovissima la professione di fisico, che invece già esiste come professione “non regolamentata e non sanitaria“ e i cui ambiti di competenza sono stati definitivamente individuati a norma Uni dal 7 settembre 2017.
Siamo d’accordo sul fatto che la professione “regolamentata sanitaria“ del fisico sia una novità della legge Lorenzin, ma molto meno sul fatto che questa professione sia stata già definita al punto da far partire la campagna di iscrizioni forzose. Non basta infatti estendere ai fisici le norme previste per i chimici: la legge parla delle “professioni di chimico e di fisico” come professioni sanitarie distinte, distinzione confermata dal successivo decreto ministeriale, che istituisce un unico albo ma separa nettamente le sezioni di chimica e di fisica. La distinzione arriva al punto che gli ambiti di competenza della professione regolamentata del fisico devono ancora essere definiti, tant’è vero che nella recente ordinanza di indizione degli esami di Stato la professione regolamentata del fisico non compare, mentre compare quella del chimico.
La Federazione cita invece “tutti coloro che hanno svolto attività riservate a fisici e chimici” e dice che il decreto individua già i requisiti per la loro iscrizione all’albo. Ma il decreto non li individua affatto: non solo i requisiti non sono ancora stati scritti, ma le attività riservate alla professione regolamentata del fisico non sono ancora state definite. A un certo punto, la Federazione afferma in modo sibillino che l’obbligo all’iscrizione dei sunnominati “tutti coloro” deriverebbe da non meglio specificati “effetti collaterali alla professione sanitaria”: cosa significa? quali sarebbero?
2. Riguardo alla seconda “falsa dichiarazione”, semplicemente non l’ho mai fatta: non ho scritto che gli Ordini hanno fini di lucro, mentre è noto che esistono interessi economici che ruotano intorno ad essi. Forse la Federazione non è al corrente dell’annoso e ricorrente dibattito sulla opportunità di eliminare gli ordini professionali, e del fatto che la questione degli interessi economici orbitanti ne sia uno degli argomenti principali.
3. La terza “falsa dichiarazione” sarebbe quella relativa al costo della quota di iscrizione, ma anche qui mi si attribuiscono tasti che non ho mai pigiato: nello specifico, una virgola e due zeri. Ho scritto 300, non 300,00, e chiunque abbia svolto “attività caratteristiche e riservate a fisici” dovrebbe sapere che mentre il secondo numero è arrotondato al centesimo, il primo è un ordine di grandezza che rappresenta una cifra intorno di 300 euro. Se la Federazione è curiosa di conoscere il costo dell’iscrizione, le è comunque sufficiente informarsi presso i vari ordini territoriali, fare la somma tra quota nazionale e quota territoriale e poi una media. Se l’ordine di grandezza di 300 euro è così lontano dalla realtà, mi dica allora la Federazione a quanto esso ammonta e senz’altro riporterò la cifra corretta.
Avendo chiarito la questione “false dichiarazioni”, ci tengo a restituire la cortesia indicando alcuni punti del “chiarimento” che non mi paiono poi così chiari. Riguardo ai pareri ministeriali, non si capisce perché la Federazione senta il bisogno di sottolineare di non aver ricevuto risposta definitiva dal ministero della Salute, fatto che non ha alcuna rilevanza rispetto al contenuto del post. Inoltre, Il Miur non ha chiesto parere al Consiglio universitario nazionale in seguito all’interpello della Federazione, ma in seguito alla richiesta giuntagli dal ministero della Salute.
Il Cun ha risposto al Miur (e non certo alla Federazione) il 5 dicembre, peraltro riservandosi di approfondire e sviluppare ulteriormente la questione, e ci risulta che pochissimi giorni dopo il Miur non solo abbia accolto il parere del Cun ma abbia anche immediatamente risposto al ministero della Salute (e non alla Federazione, naturalmente). Forse la Federazione potrebbe, intanto, informarsi presso il ministero della Salute sul contenuto della risposta inviata dal Miur.
In ultimo, nella lettera si riporta che l’istituzione dell’albo federato è il risultato di un percorso promosso anche “da associazioni scientifiche di fisici”. Ecco, sarebbe cosa certo gradita all’intera comunità dei fisici, in particolare ai ricercatori degli enti di ricerca e ai professori e ricercatori universitari, sapere quali sono queste associazioni e a nome di chi si sono mosse. Sicuramente in molti saranno ansiosi di ringraziarle, viste le vivaci reazioni che “il risultato” ottenuto sta suscitando (interpelli, petizioni, richieste di pareri ai ministeri, al Cun, alla ConPer,ecc.).
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Roma, 17 feb. (Adnkronos) - "Sto pensando di tornare ad allenare, in Italia o all'estero". Lo dice -un po' a sorpresa- Arrigo Sacchi, tecnico di Fusignano di 78 anni, durante una conversazione con l'Adnkronos sullo stato del massimo campionato italiano. Qualche contatto, quali squadre? "Ne ho tante. Ma se farlo in Italia non lo so. Perché io voglio troppo bene a questo paese, solo che ho un difetto: dico quello che penso e quindi a volte devo dire quello che penso di noi. E questo mi dispiace dirlo. E quindi cerco di evitare prima. Mi chiedono di andare per esempio in Brasile, in Argentina, in Spagna. E tanti altri".
Caltanissetta, 17 feb. (Adnkronos) - E' durata solo pochi minuti l'udienza, davanti al tribunale di Caltanissetta, del cosiddetto 'maxi processo' sul Sistema Montante, che vede imputati, oltre all'ex leader di Confindustria Sicilia Antonello Montante, diversi imprenditori, investigatori e politici. Oggi erano attesi il questore di Milano, Bruno Megale, e un ispettore di Polizia, Giovanni Gambino. Ma Megale è stato trattenuto a Milano, come è stato spiegato a inizio udienza, "per impegni istituzionali" e Gambino per "motivi di salute". Così l'udienza è saltata.
Nelle scorse settimane era scattata la prescrizione per alcuni capi di imputazione nei confronti di diversi imputati, come per l'imprenditore gelese Carmelo Turco per il quale è stato prescritto il reato di traffico di influenze illecite. Prescritto il favoreggiamento per l'ex amministratore delegato delle società di Montante, Vincenzo Mistretta, il quale, non avendo altri capi di imputazione, è uscito dal processo.
Tra gli imputati del processo anche l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, gli ex assessori Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, l’ex commissario Irsap Maria Grazia Brandara, gli imprenditori Giuseppe Catanzaro, Rosario Amarù, Vincenzo Savastano vice questore aggiunto all’epoca dei fatti della Polizia presso l’ufficio di frontiera di Fiumicino, Gaetano Scillia capocentro Dia di Caltanissetta dal 2010 al 2014, Arturo De Felice, direttore della Dia dal 2012 al 2014.
Il questore di Milano Bruno Megale, ex questore di Caltanissetta, oggi in aula avrebbe dovuto testimoniare sui tentativi di un appartenente al servizio segreto civile di avere da lui notizie riservate sull'inchiesta di Caltanissetta. Si tratta dell'ex vice direttore del servizio segreto civile. All'epoca, nel 2016, l'allora della Polizia aveva inviato Megale in Sicilia per blindare l’indagine della Squadra mobile. E Megale aveva alzato un muro quando gli vennero chieste notizie sull’indagine che vedeva coinvolto anche il colonnello Giuseppe D’Agata. Il questore gli disse ("con la correttezza che gli va riconosciuta", come scrissero poi i magistrati nisseni) che non era il caso di avanzare simili richieste. "E la mancata rassicurazione -avevano scritto i magistrati all'epoca dell'inchiesta - accese un ulteriore campanello dall’allarme negli ambienti dell’Aisi". Ma, nel frattempo, il questore Megale aveva fatto una dettagliata relazione di servizio su quanto accaduto. Il processo è stato rinviato al prossimo 10 marzo.
Roma, 17 feb (Adnkronos) - "Ci aspettiamo che Giorgia Meloni si dichiari a favore di nuovo piano di investimenti comunitari, un Next generation da 800mld ogni anno per l'autonomia strategica dell'Europa". Lo ha detto Elly Schlein all'Aquila.
"Un grande piano di investimenti comuni entro cui sviluppare una difesa che sia però davvero europea, che non sia la corsa al riarmo di ogni singolo Stato dei 27 Stati membri ma una difesa comune, con investimenti e ricerca comuni", ha aggiunto la segretaria del Pd.
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - Sottoscritto a Roma dalla confederazione datoriale Cifa Italia e dall’organizzazione sindacale Confsal l’accordo per il rinnovo della parte economica del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per le imprese dei settori Terziario, Commercio, Distribuzione, Servizi, Turismo e Pubblici Esercizi, valido per il triennio economico 2025-2027. Notevoli gli incrementi salariali in tutti i livelli di inquadramento, in particolare l’aumento previsto per il IV livello, in cui si concentra il maggior numero di lavoratori del settore Commercio, Distribuzione e Servizi, pari a 75 euro mensili a decorrere dal 1° giugno 2024. Con gli ulteriori aumenti economici che decorreranno da marzo e novembre di quest’anno, l’incremento per questo livello sarà di 140 euro mensili, ossia un aumento dell’8,5%. Sulla stessa linea anche gli aumenti economici per le tabelle del settore Turismo e Pubblici Esercizi.
Sul piano normativo, le delegazioni trattanti stanno ultimando il testo contrattuale che comprende l’aggiornamento alle modifiche legislative introdotte nelle ultime settimane, oltre a innovative tutele giuridiche, che caratterizzeranno la contrattazione collettiva Cifa-Confsal negli anni a venire. Diversi gli istituti innovativi qualificanti previsti che andranno a rafforzare il sistema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, favorire la retribuzione premiale, incentivare forme di flessibilità organizzativa e molteplici misure di welfare aziendale, la centralità della formazione continua nella contrattazione collettiva, al fine di sostenere sempre più una contrattazione di “qualità”.
"Un passo concreto per garantire condizioni economiche in linea con le esigenze dei lavoratori - sottolinea il segretario generale della Confsal Angelo Raffaele Margiotta, riferendosi al rinnovo delle tabelle retributive del Ccnl Intersettoriale Cifa-Confsal - questo aggiornamento si inserisce in un più ampio percorso di evoluzione e qualificazione della nostra contrattazione collettiva, volto a innovare il sistema delle relazioni industriali all’insegna del dialogo e del confronto partecipativo. Siamo fermamente convinti che ciò rappresenti un fattore determinante per il benessere dei lavoratori e la crescita delle imprese, contribuendo in modo positivo allo sviluppo del sistema economico-produttivo".
"La nostra contrattazione collettiva di qualità - aggiunge Andrea Cafà, presidente della confederazione Cifa Italia - non si limita alla regolamentazione del rapporto di lavoro, ma rappresenta uno strumento dinamico, capace di supportare imprese e lavoratori nel processo di adattamento alle nuove dimensioni economiche e sociali. In un contesto caratterizzato da cambiamenti rapidi e sfide globali, riteniamo fondamentale promuovere un modello contrattuale innovativo, che coniughi flessibilità e sicurezza, favorendo la crescita, la formazione continua e la competitività del sistema produttivo".
Rispetto al futuro della contrattazione collettiva, Cafà e Margiotta di concerto hanno poi affermato: "Siamo convinti che la leadership di un contratto collettivo non si misurerà più in base alla storicità delle sigle sindacali sottoscrittrici, ma dalla loro capacità di fornire risposte concrete alle nuove esigenze di imprese e lavoratori. Nella contrattazione Cifa-Confsal la bilateralità, quale spazio di confronto e alleanza strategica tra le Parti sociali, si distinguerà nel garantire politiche concrete di sostegno ai bisogni dei lavoratori e delle imprese".
Roma, 17 feb (Adnkronos) - "L'unione Europea deve reagire compatta alle provocazioni di Trump e lo deve fare con un salto di qualità sull'integrazione europea". Lo h a detto Elly Schlein nel corso di una vista a L'Aquila.
"L'Europa si deve sedere da protagonista nelle trattative per fare cessare il conflitto in Ucraina, deve portare una sua idea di pace e di sicurezza per il continente intero, deve garantire al tavolo di quelle trattive da protagonista gli interessi e la sicurezza sia dell'Ucraina che dell'Unione europea stessa perchè non sarà Trump a garantire gli interessi e la sicurezza dell'Ucraina e dell'Unione europea -ha spiegato la segretaria del Pd-. Lo deve fare l'Europa trovando una voce sola e forte con cui sedersi a quel tavolo con un mandato chiaro anche per dare tutte le garanzie di sicurezza necessaria, sia all' Ucraina che all'Unione europea".
Roma, 17 feb. (Adnkronos Salute) - Hanno ottenuto il marchio Ce il catetere di ablazione Farawave™ Nav, una tecnologia di navigazione progettata per il trattamento della fibrillazione atriale parossistica (Pfa), e il nuovo modulo Faraview™. Entrambe le tecnologie integreranno e amplieranno le capacità di mappatura delle procedure di ablazione cardiaca eseguite con il sistema Farapulse™ Pulsed Field Ablation (Pfa), il sistema di elettroporazione clinicamente più provato, già utilizzato in oltre 200 mila pazienti nel mondo. Queste tecnologie - informa Boston Scientific Corporation in una nota - sono compatibili esclusivamente con l'attuale tecnologia di mappatura cardiaca dell'azienda e con la sua ultima proposta, il sistema di mappatura Opal HDx™.
Oggi, prima di qualsiasi procedura, gli elettrofisiologi utilizzano un catetere di mappatura specifico per studiare le vie di conduzione elettrica del cuore del paziente, un passo indispensabile per la pianificazione di un'ablazione cardiaca. Il catetere Farawave Nav, dotato di navigazione magnetica, semplifica le procedure combinando la mappatura cardiaca e la terapia per l'elettroporazione, riducendo così il numero di cambi dei dispositivi necessari alla procedura. Il modulo Faraview offre ai medici una visualizzazione dinamica delle procedure di elettroporazione Farapulse, consentendo di seguire in tempo reale il posizionamento, la forma e la rotazione del catetere.
"Il Sistema Farapulse Pfa - afferma Caroline Bravo, vicepresidente della divisione Rhythm Management Emea di Boston Scientific - ha modificato il modo di trattare la fibrillazione atriale e la tecnologia di mappatura integrata con un singolo catetere pone un nuovo standard di innovazione clinica e terapeutica. Il catetere di ablazione Farawave Nav e il modulo Faraview, appositamente progettati per il sistema di elettroporazione Farapulse, offrono una soluzione completa ed efficiente per la mappatura e l'ablazione della Fa, migliorando così l'efficienza e la precisione delle procedure". Il nuovo modulo fornisce un tracciamento magnetico del catetere di ablazione, offrendo ai medici una visualizzazione dettagliata delle aree trattate con campi pulsati. Questa funzionalità consente di osservare in tempo reale l'accumulo di energia erogata e di adattare di conseguenza la strategia di ablazione. Grazie a una tecnologia di marcatura automatica (Fieldtag™), il modulo identifica le aree in cui è stata eseguita l'elettroporazione, facilitando così la pianificazione, l'esecuzione e la correttezza della procedura.
"L'integrazione del software Faraview e del catetere per ablazione Farawave Nav rappresenta un'opportunità significativa per i medici - commenta Ignacio García-Bolao, MD, Ph.D, direttore di cardiologia e chirurgia cardiovascolare, Clinica Universidad de Navarra, Pamplona, Spagna - in quanto le capacità combinate di navigazione e visualizzazione di queste tecnologie possono migliorare la guida, ridurre i tempi di fluoroscopia e consentire una valutazione precisa dell'erogazione di energia durante le procedure di isolamento delle vene polmonari. Un vantaggio fondamentale di questa combinazione è che la mappatura di alta qualità offre una serie di opzioni per il flusso di lavoro e contribuisce all'ottimizzazione della gestione del tempo, che potrebbe migliorare i risultati dei pazienti", conclude.
Boston Scientific intende lanciare il catetere per ablazione Farawave Nav e il software Faraview nella regione Emea.
Roma, 17 feb (Adnkronos) - "Giorgia Meloni deve decidere da che parte stare, non si può stare con i piedi in due scarpe, e l'Italia non può che stare per una Europa più unita e forte per una pace giusta dal punto di vista degli ucraini e con la sicurezza necessaria per tutta l'Europa". Lo ha detto Elly Schlein nel corso di una visita a L'Aquila.