A Firenze torna l’elettronica, quella vera, quella in grado di posizionarsi e perfetta metà strada tra l’avanguardia e l’ascolto di massa, tra l’intrattenimento e l’ascolto attivo. Parliamo della rassegna targata Disco_nnect, che, frutto di una nuova collaborazione con Musicus Concentus, offre quest’anno agli amanti dei timbri sintetici, dei campionamenti, dei loop e dei tappeti digitali una serie di quattro eventi assolutamente imperdibili.
Ad alternarsi infatti tra gli incredibili affreschi di Sala Vanni e il palco del Teatro Puccini saranno quattro degli autori più rappresentativi dell’attuale scenario elettronico occidentale: Gran Bretagna, Germania, Finlandia, America e Australia sono i Paesi da cui provengono artisti come Drew McDowall, Sun Araw, Lawrence English (in duo con William Basinski) e gli Amnesia Scanner. Ma andiamo per gradi.
Ad aprire le danze è sabato 2 febbraio Drew McDowall, da diversi anni impegnato, dopo le incisive esperienze con due delle band più influenti della scena elettronica britannica, i Psichic Tv e i Coil, in un percorso solistico che l’ha condotto ultimamente alla produzione di The Third Helix, l’ultimo lavoro a cavallo tra dark-ambient e drone che si colloca perfettamente all’interno di quella che molti amano indicare come “moon music”. Occasione più che ghiotta dunque, specie data la nota riluttanza del produttore britannico a esibirsi in pubblico.
https://www.youtube.com/watch?v=CC7IoHXmyUk
Esattamente a un mese di distanza e sempre all’interno della preziosa cornice di Sala Vanni, sabato 2 marzo farà il suo arrivo da Austin, Texas, Sun Araw, lo sperimentatore i cui viaggi alienanti all’interno di una rumoristica organizzata e ipnotizzante certamente si confermano come una delle esperienze più convincenti dell’intero panorama elettronico internazionale. Sintesi e al tempo stesso emblema del livello e dello spessore compositivi del musicista texano è il brano Gazebo Effect, flusso sonoro di sottili suggestioni e dall’irresistibile bellezza estetica associato, nel videoclip, a un allucinatorio viaggio tra “(…) piante e fiori anomali radicati in un vuoto indefinito in cui si riflette la consapevolezza della vegetazione”.
A tre anni di distanza dalla sua precedente esibizione in Sala Vanni torna quest’anno, ma stavolta in collaborazione con Lawrence English, William Basinski. Il duo, entrambi pesi massimi dell’improvvisazione ripetitiva, ha da poco pubblicato infatti la propria Selva Oscura, un lavoro che, omaggiando il grande Alighieri, racchiude nel suo titolo un duplice significato: alludendo infatti alle vite erranti di entrambi i musicisti invita al contempo l’ascoltatore a smarrire la propria via immergendosi nel flusso meditativo e riconciliante di una musica che punta all’ultraterreno. L’approccio è decisamente metafisico, e il brano Silent Night ne è fulgido esempio.
https://www.youtube.com/watch?v=ccR4RvZwuEc
Il gran finale della rassegna fiorentina, in programma per il 30 aprile prossimo al Teatro Puccini, è affidato invece agli Amensia Scanner, duo finlandese che, tra sintesi vocali e campionamenti di provenienza varia, ha dato ultimamente vita a un album tanto criptico quanto brutale, Another Life. È, insieme a diversi altri, As Too Wrong uno dei brani di questo album a restituire maggiormente l’apocalittica schizofrenia dei tempi che viviamo, visivamente resa nel videoclip del brano da una macchina di Formula 1 che, dopo lo schianto, come fosse impazzita non vuol più smettere, metafora esistenziale più che mai attuale, di ruotare intorno a se stessa.
https://www.youtube.com/watch?v=U8Kk3nD2Bh8
Il capoluogo toscano si attesta così quale capitale dell’elettronica undergound, con una rassegna in cui l’alfa e l’omega della sintesi e del digitale trovano piena cittadinanza.