L’ESORCISMO DI HANNAH GRACE di Diederik Van Rooijen. Con Shay Mitchell, Grey Damon, Kirby Johnson. Usa 2019. Durata: 86’. Voto: 2,5/5 (DT)
Megan, giovane ex poliziotta traumatizzata, finisce a fare il turno di notte in solitaria nell’obitorio di un ospedale di Boston. Tra i cadaveri, però, arriva quello di una ragazzina rimasta uccisa dopo un esorcismo. Megan non conosce il segreto della (presunta) morta, ma meglio bruciare il suo corpo prima che faccia fuori tutto il personale del policlinico. Solito ottimo spunto horror spaziale e d’atmosfera con isolamento notturno, claustrofobico, luci ad intermittenza (i neon nei corridoi e negli ambulatori si accendono al passaggio delle persone).
Credibile e ben tratteggiato anche il trauma della protagonista che tiene il racconto, intrecciandosi agli inserimenti di deboli comprimari, fino a quando il soprannaturale s’impone e la suspense scivola di mano. La Mitchell aggiorna con grinta la figura della protagonista femminile negli horror mostrandosi agile e forzuta. E l’esorcismo con tutti gli annessi e connessi diabolici del sottogenere è lillipuziano pretesto per agire su una trama più stratificata. Beffardo e vagamente astratto il blocco della cremazione forzata che sembra scolpito in sincopata slow motion. Niente di eccezionale, ma nemmeno l’ennesima chiavica di genere.