Chi va spesso a Gela sarà rimasto stupito come me scoprendo che per strada non ci sono più cumuli di pattume. Incredibile. Tutte le precedenti amministrazioni lo avevano promesso senza nessun risultato. Ci è riuscito Rosario Arena, colonnello della Guardia di Finanza in pensione, specializzato in indagini amministrative e finanziarie. Probabilmente il presidente della Regione Sicilia, Musumeci, ha avuto un’illuminazione divina quando ha deciso a settembre di nominarlo alla guida della città commissariata. Incredibile ma anche quelli di destra ogni tanto ne fanno una buona (bisogna dirlo, così si motivano a migliorare…).

Sono andato a incontrare Rosario Arena, gli ho fatto i miei complimenti per aver ottenuto in pochi mesi quello che le precedenti amministrazioni hanno promesso per decenni e gli ho chiesto di raccontarmi come c’è riuscito. Lui mi ha spiegato che semplicemente ha iniziato a far rispettare le regole. Racconta che ha iniziato a riprendere i vigili che non facevano le multe a chi parcheggiava in doppia fila sul corso, poi si è messo a verificare chi era presente negli uffici, a far funzionare i badge di controllo sugli ingressi dei dipendenti comunali, a controllare se chi doveva fare le verifiche sugli incarichi comunali queste verifiche le faceva, a cominciare dai controlli sul funzionamento della nettezza urbana.

Continua spiegandomi di aver ristrutturato il sistema di controlli amministrativi interni che erano tre doppioni che concludevano poco e costavano un pozzo di soldi. Mi parla poi di quanto sia stato e sia tuttora complicato iniziare a far circolare gli agenti di notte per multare chi butta l’immondizia lungo le strade (mi ha svelato che finora le multe inflitte ammontano a 40mila euro). E ha pure indagato su smaltimenti illegali di rifiuti (a volte sepolti). Ha verificato la corrispondenza alla realtà di alcuni certificati di inabilità. Ha pagato il 98% dei debiti del Comune verso privati, che in alcuni casi aspettavano dal 2011, più di 5 milioni di euro. Ha eliminato una serie di privilegi e regalie a non aventi diritto, ha scoperto 400mila euro annui di affitti che il Comune pagava per strutture che non utilizzava (saldando pure le bollette di acqua, gas e luce). Con la collaborazione di Polizia, Carabinieri e Finanza ha iniziato una serie di verifiche su procedure illegali di ogni tipo.

Poi mi dice che sono in dirittura d’arrivo le procedure per far diventare l’ex-macello la sede del Banco Alimentare (una proposta  di Eni, che si è offerta di ristrutturare l’immobile a tal fine), riunendo così associazioni e parrocchie in un’unica sede. In questo modo migliorerà la qualità degli aiuti a 4mila persone in grave difficoltà economica. È in cantiere la concessione in comodato alle associazioni culturali della città dell’uso, per iniziative pubbliche, dell’ex Granaio di Palazzo Ducale, una struttura meravigliosa, in pieno centro, con giardino, perfettamente restaurata e restata inutilizzata. E questo spazio dovrebbe diventare anche un punto di riferimento per i turisti che visiteranno la città. Anche in questo caso è avviato il percorso.

Arena dice che sta cercando anche, con il sostegno della Regione, di concludere finalmente il percorso ormai decennale per rendere visibile al pubblico la nave greca ritrovata in mare lungo la costa. Si tratta di una triremi di 2400 anni fa, la più antica imbarcazione ritrovata al mondo. Da anni sta dentro un magazzino, imballata. Incredibile ma vero, altre navi antichissime sono ancora sul fondo marino di fronte a Gela e non si sa che sorte avranno. Ma che importanza volete che abbiano delle navi millenarie per il turismo? (a Stoccolma per una nave del 1600, hanno costruito un intero museo, il Vasa, uno dei più visitati al mondo, con ricostruzioni, plastici, e ogni sorta di supporto multimediale… Ma si sa che gli svedesi sono emotivi, non hanno niente da fare e in Scandinavia sono a corto di reperti archeologici… Se trovano il palo di una capanna vichinga perdono la testa).

Gela è un fulgido esempio dell’incapacità italica di sfruttare le opportunità. Basti pensare che con migliaia di disoccupati il Comune ha potenzialmente a disposizione centinaia di milioni di euro di finanziamenti europei, nazionali e regionali, stanziati per lavori di pubblica utilità che sono bloccati (a livello nazionale i miliardi bloccati, lo voglio ricordare, sono 150 e poi dicono che c’è la crisi…). E visto il delirio burocratico anche per uno deciso come Arena non sarà facile sbloccare la situazione, visto tra l’altro che il suo incarico scade tra pochi mesi…

Ovviamente sono arrivate anche le critiche, mi dice il colonnello, perché nessuno è perfetto, ma anche perché qualcuno preferiva l’andazzo di prima. Comunque Rosario Arena sta dimostrando che è possibile cambiare. E sta anche dimostrando che quel che manca a molti amministratori spesso non è l’onestà ma la capacità artigianale di capire come funzionano gli ingranaggi dei sistemi di gestione demenziali e cosa cambiare per rovesciarli.

Ps
A Gela stiamo portando avanti un progetto di rilancio culturale in collaborazione con associazioni e professionisti. Per saperne di più: www.gelaleradicidelfuturo.it e https://www.peopleforplanet.it/un-caso-di-successo-dellalternanza-scuola-lavoro-383-blog-per-gela/ dove si racconta come 383 studenti, realizzando blog individuali, siano riusciti in pochi mesi a cambiare l’immagine della città sul web.

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