Niente accordo durante l'incontro con i tecnici del ministero del Lavoro. Le Regioni a loro volta dovranno fare un concorso per selezionare 4mila persone per i centri per l'impiego. La coordinatrice della commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni: "Ci sono problemi organizzativi e di competenze, ne dovremo parlare direttamente con Di Maio"
Il nodo dei navigator che saranno in forze ad Anpal servizi ma dovranno lavorare nei Centri per l’impiego gestiti dalle Regioni resta irrisolto. Il tavolo tra i tecnici del ministero del Lavoro e quelli degli assessorati regionali, convocato in vista dell’entrata in vigore del reddito di cittadinanza e dei percorsi di inserimento lavorativo, non ha trovato soluzioni né dissipato i dubbi degli enti. Intanto Anpal, ha annunciato il presidente uscente Maurizio Del Conte, si prepara alla selezione di questi “tutor” – 6mila persone che avranno un contratto biennale – attraverso test psicoattitudinali e sulle materie del mercato del Lavoro. Ma sui tempi del bando non ci sono certezze, proprio perché serve un accordo tra Stato e Regioni per uniformare tempi e contenuti. Anche alla luce del fatto che la manovra autorizza gli enti ad assumere altro personale per rafforzare i centri per l’impiego.
Cristina Grieco, assessore a lavoro, formazione e istruzione della Toscana e coordinatrice della commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni e Province autonome, ha riassunto l’esito della riunione ricordando che “i centri per l’impiego sono di competenza delle Regioni ed è chiaro che i navigator non possano essere assunti a livello centrale. Inoltre non possono entrare nei nostri centri con le stesse funzioni dei nostri operatori, che sono stati assunti con un concorso, e senza avere un profilo o anche una postazione. Sarebbe uno tsunami per i centri”. Quindi “ci sono problemi organizzativi e di competenze, ne dovremo parlare direttamente con Di Maio e spero che la prossima settimana ci sia l’occasione di incontrarci”. Per Grieco, “pregiudiziale è il rispetto delle competenze costituzionali” per cui “chiediamo di iniziare subito a rafforzare i centri per l’impiego ma di essere noi a fare selezioni e assunzioni, e di farlo sui territori e non da Roma”, “altrimenti sarebbe un’invasione di campo“.
“Noi teniamo il punto, i navigator li assumiamo noi, non ci facciamo imporre assunzioni dall’Anpal”, ha aggiunto l’assessore al Lavoro della Lombardia Melania Rizzoli, ribadendo che “le assunzioni sono prerogativa delle Regioni, che hanno bisogno di fare un bando, mentre il governo punta alle assunzioni attraverso l’Anpal, senza concorso, per fare prima”. Restano anche gli interrogativi su “dove lavoreranno, come saranno distribuiti nelle Regioni, come saranno assunti, a tempo determinato? E poi dovranno essere stabilizzati nei centri per l’impiego?”. Anche Sonia Palmeri, assessore al Lavoro della Regione Campania, si è detta perplessa sui compiti dei navigator, “le loro interazioni con i dipendenti dei centri per impiego” e il loro destino alla fine del contratto con cui saranno assunti, che sarà a tempo determinato: “A carico di chi andranno? Creiamo una nuova sacca di precari?”.
“Come Veneto dico anche che non ci servono se vengono selezionati da Roma e non conoscono il territorio“, ha aggiunto l’assessore regionale veneta al Lavoro, Elena Donazzan. “Se si tratta di ‘tutor’ che accompagnano alla ricerca di occupazione devono conoscere il territorio, ma se si tratta di figure svincolate sono destinate al fallimento”.
In realtà la stabilizzazione è stata assicurata più volte, ma arriverà in una seconda fase perché ora occorre contrattualizzarli in fretta e farli formare da personale già presente in Anpal e Anpal Servizi. I requisiti per poter partecipare alla selezione saranno una laurea magistrale in economia, giurisprudenza, sociologia, scienze politiche, psicologia o scienze della formazione e, appunto, il superamento di due quiz. Non è ancora chiaro se sarà previsto anche un colloquio.